FABIO BERGAMINI (LEGA): «INDISCREZIONI PARLANO DI PROCEDURE VALUTATIVE VIZIATE DA COMPORTAMENTI ARBITRARI. LA REGIONE CHIARISCA»
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Il presente mandato delle dirigenze delle due aziende sanitarie ferraresi, ovvero l’Azienda Ospedaliero-Universitaria e l’Azienda Usl di Ferrara, è iniziato sotto l’auspicio di una prossima fusione delle rispettive realtà. Un processo finalizzato ad un risparmio economico, ad una semplificazione in termini di competenze e ad una migliore rispondenza rispetto alle esigenze di salute dei cittadini.
L’emergenza sanitaria tuttora in atto ha provocato alcune variazioni significative nelle modalità di intervento, con l’impiego di personale sanitario – solitamente collocato in altre unità – all’interno dei reparti Covid. La valutazione del personale è un processo annuale che dovrebbe essere garantito attraverso procedure standardizzate e trasparenti, finalizzate al riconoscimento delle competenze, al riconoscimento della qualità delle performance da parte dei professionisti quali, ad esempio, Infermieri e Oss. La delibera n. 227 del 27 settembre 2018 dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria definisce in maniera dettagliata, in tal senso, tutte le fasi obbligatorie del processo valutativo. Secondo il vigente regolamento dell’Azienda Ospedaliera Universitaria, i documenti riguardanti la valutazione non possono essere resi pubblici, mentre le informazioni in essi contenute possono essere utilizzate, previo consenso del professionista, da parte di Regione o Azienda, in forma anonima ed aggregata, nei sistemi di monitoraggio e controllo della qualità, e nei processi di valutazione attivati nelle diverse realtà coinvolte.
In previsione di una prossima convergenza delle due realtà aziendali, è auspicabile una uniformità nei processi di valutazione che non crei disparità tra professionisti qualificati, che operano in realtà diverse, ma per un medesimo obiettivo: la salute e la qualità della vita dei cittadini. Da alcune indiscrezioni, pare che le graduatorie sulla valutazione annuale delle competenze, da parte dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria, siano andate incontro ad alcuni vizi di forma.
Tra le criticità, vi sarebbe una valutazione eterogenea tra diverse posizioni. Una valutazione, insomma, che sarebbe stata caratterizzata da una certa “arbitrarietà”, senza reali forme di condivisione. Elementi tali da rendere nulli o impugnabili i risultati del lavoro stesso di valutazione.
Interroga la Giunta Regionale per sapere
Se quanto esposto corrisponde al vero. Quali sono state le ragioni che avrebbero portato ad utilizzi impropri delle graduatorie di valutazione.
Se è a conoscenza delle modalità con le quali si sarebbe arrivati a stilare le suddette graduatorie e se sono stati soddisfatti i criteri per una valutazione oggettiva e trasparente dei professionisti.
Se non si ritenga il caso di richiedere all’Azienda Ospedaliero-Universitaria la sospensione della suddetta graduatoria per i possibili “vizi” sulle procedure adottate. Se non venga ritenuto utile, ai fini del ripristino di una situazione di equità nel trattamento del personale, di sollecitare l’Azienda in questione a dare vita ad un tavolo tecnico nell’ottica della definizione di nuove regole.
Se non si ritenga necessario, altresì, stabilire criteri omogenei tra le diverse aziende, in modo da sgomberare il campo da qualsiasi dubbio sull’oggettività del processo valutativo
Fabio Bergamini
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