da: Paola Peruffo, Candidata Forza Italia alle Elezioni Regionali
«Al di là della legittimità di determinate voci di rimborso, il ‘dramma’ vero sta nella richiesta. Conservare lo scontrino di una colazione o di un ingresso al bagno o di un regalo fatto a colleghi, denota l’esplicita volontà di non ‘rimetterci’ del proprio su nulla, quando sappiamo bene quanto percepiscono i consiglieri regionali. Se poi domani tutto verrà archiviato, ed emergerà che tutto era consentito, poco o nulla cambierà sotto il profilo della condotta morale. La predisposizione verso gli altri la si verifica anche da queste cose. Non si può essere così ‘piccoli’, soprattutto se si ha poi l’ambizione di trattare temi ‘grandi’, che riguardano la quotidianità della vita di migliaia di persone, che il lusso del caffè al bar o un pranzo fuori o l’acquisto dei giornali non possono permetterselo per necessità di risparmio. Se uno si preoccupa di conservare in tasca uno scontrino di pochi euro, come potrà preoccuparsi davvero di chi, esasperato dai problemi economici, minaccia, come tante volte è capitato, di compiere azioni contro la sua stessa vita? Qui il punto non è quel che è possibile o meno farsi rimborsare. Il punto è che basterebbe buon senso e perché no, anche un po’ di pudore».
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