Unife celebra il Giorno della Memoria con l’iniziativa “Enrica Calabresi: storia di una scienziata perseguitata e dimenticata”
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Enrica Calabresi, ferrarese, classe 1891, era una scienziata ebrea, zoologa di eccelsa qualità, una docente che ebbe tra le sue allieve anche Margherita Hack. Calabresi fu una vittima del regime fascista, delle leggi razziali e dello sterminio nazista.
Ripercorre la vicenda di questa studiosa l’iniziativa organizzata dall’Università di Ferrara per celebrare il Giorno della Memoria, realizzata in collaborazione con il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah, l’Istituto di Storia Contemporanea e la Comunità Ebraica di Ferrara.
L’evento “Enrica Calabresi: storia di una scienziata perseguitata e dimenticata”, in programma martedì 1° febbraio nell’Aula Magna del Dipartimento di Giurisprudenza di Unife, (c.so Ercole I D’Este, 37), rientra tra le iniziative organizzate dal Comitato Provinciale 27 Gennaio.
Dopo i saluti di Laura Ramaciotti, Rettrice dell’Università di Ferrara e di Serena Forlati, Direttrice del Dipartimento di Giurisprudenza di Unife, presiederà l’iniziativa Baldassare Pastore, Professore ordinario di Filosofia del diritto e referente Unife dell’iniziativa, che introdurrà gli interventi di Paolo Ciampi, giornalista e scrittore, autore del libro “Un nome”, Ornella Grassi, attrice e regista e di Paolo Veronesi, Professore ordinario di Diritto costituzionale di Unife.
Nel corso dell’incontro verrà proiettato il film “Una donna. Poco più di un nome” della regista Ornella Grassi. “Anche quest’anno l’Università di Ferrara prosegue la tradizione ormai consolidata di celebrare il Giorno della Memoria con un’iniziativa di grande spessore culturale – afferma il Professor Baldassare Pastore – E’ fondamentale, infatti, proseguire nell’impegno di mantenere vivo il ricordo di quanto accaduto, affinchè nessuno dimentichi quelle orribili pagine di storia”.
Enrica Calabresi
Nata a Ferrara nel 1891, consegue la maturità al Liceo Classico Ariosto cittadino e si laurea in Scienze Naturali a Firenze. Inizia a collaborare, ancor prima della laurea, all’Università di Firenze ottenendo l’abilitazione alla docenza nel 1924. Tra le sue allieve ci fu Margherita Hack che la ricordò nella sua autobiografia. Diventa segretaria della Società Entomologica Italiana dal 1918 al 1921 e negli anni accademici 1936-37 e 1937-38 insegna Entomologia agraria alla Facoltà di Agraria dell’Università di Pisa. Nel settembre 1938 viene prima sospesa e poi dispensata dal servizio. Nel giugno 1939 le arriva una lettera del ministero dell’Educazione nazionale che la dichiara decaduta dall’abilitazione alla libera docenza in quanto appartenente alla razza ebraica. Viene poi cacciata anche dalla Società entomologica italiana. Catturata nel gennaio 1944 e trasferita a Santa Verdiana, la sezione femminile del carcere delle Murate, prima di essere caricata in uno dei tanti treni diretti ad Auschwitz, si toglie la vita avvelenandosi”.
L’ingresso all’iniziativa è consentito fino a un massimo di 112 posti. E’ necessario essere
in possesso del super greenpass.
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