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FERRARA, 20 DIC. 2021 – «La Polizia Penitenziaria in servizio nel carcere dell’Arginone si trova a dover lavorare in condizioni di estrema difficoltà, tra ristrettezze di organico, turni sfibranti e rischi di aggressioni. La Regione faccia pressione sugli organi competenti per ristabilire una situazione di normalità nei nostri istituti detentivi». A dirlo sono il capogruppo regionale della Lega, Matteo Rancan, ed il consigliere leghista Fabio Bergamini, con quest’ultimo che ha portato in Assemblea Legislativa un Question Time per esprimere il disagio delle forze dell’ordine impegnate nel carcere dell’Arginone. «Sono troppi – ha detto Bergamini all’aula – gli episodi di violenza in carcere. L’organico conta 50 unità in meno rispetto a quanto previsto, mentre sono affidati agli agenti incarichi al di fuori delle proprie competenze, per fronteggiare la difficoltà di gestione dell’organizzazione carceraria. Si veda il sovrabbondante uso della “sorveglianza a vista”, che compensa attività insufficienti di terapia riabilitativa per i molti detenuti con problemi di natura psicologica». Bergamini sottolinea ancora come «all’Arginone siano carenti le strutture igieniche e manchino addirittura forme di tutela legale per la Polizia Penitenziaria, come hanno riportato le varie sigle sindacali. In caso di aggressione – ha aggiunto – gli agenti devono spesso recarsi autonomamente al Pronto Soccorso e nemmeno in caso di denuncia dei responsabili delle aggressioni le Istituzioni sono al loro fianco. Occorre intervenire subito, per evitare l’abbandono dei nostri istituti penitenziari».
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