Con la prima conferenza Caravaggio e i caravaggeschi in Emilia, sabato 27 novembre 2021 alle ore 18 riprendono gli appuntamenti di Autunno Guerciniano, sia in presenza nella sala F. Zarri del Palazzo del Governatore di Cento (Fe), sia in streaming sui canali Facebook e Youtube del Comune di Cento. Promosso dal Centro Studi Internazionale Il Guercino in collaborazione con il Comune di Cento, l’incontro è curato dal prof. Emilio Negro, storico dell’arte e ispettore onorario della Soprintendenza
ai Beni Artistici e Storici di Modena e Reggio Emilia e perito d’arte della Camera di Commercio e del Tribunale di Modena. Nel 1990 il prof. Negro ha vinto il premio internazionale per il libro d’arte “Luigi de Luca” con il volume I disegni emiliani del Rinascimento, Milano, 1989.
Il prof. Emilio Negro è autore, insieme a Nicosetta Roio, del volume Caravaggio e i caravaggeschi in Emilia (Modena, Poligrafico Artioli, 2013), in cui propone, tra le novità, un’inedita attribuzione a Michelangelo Merisi da Caravaggio, di una tela raffigurante un San Giacomo Minore a mezzo busto. Un importante ritrovamento che ha dato agli autori lo spunto per avanzare nuove interpretazioni intorno ad alcuni capolavori del grande maestro lombardo (come ad esempio l’Amore vincitore della Gemäldegalerie, Staatlichen Museen di Berlino, o il Suonatore di liuto del The State Hermitage Museum di San Pietroburgo), e per ripercorrere le vicende dell’arte emiliana a lui contemporanea. Se in territorio padano la moderna pittura del Merisi non era certo tra le più apprezzate e comprese, si è comunque riscontrato un innegabile interesse e una malcelata rivalità per le novità rivoluzionarie da lui introdotte nell’arte anche nell’ambiente culturale emiliano dominato dai tre cugini Carracci.
Dante Alighieri, di cui si celebra quest’anno il VII centenario della morte, sosteneva che in ogni “Opera d’arte vi sono sempre quattro significati: il letterale, l’allegorico, il morale” e – ultimo ma non meno importante – “l’anagogico” (Convivio, II), cioè quello che rivela il significato più profondo e meno accessibile delle cose raffigurate. Come è stato dimostrato nel volume Caravaggio e i caravaggeschi in Emilia, a tale aureo principio non sfuggono le pitture di Caravaggio ed è per questo che l’interpretazione delle storie, degli oggetti, delle note musicali, delle iscrizioni e finanche delle lettere dell’alfabeto raffigurate in esse è oggetto di dibattito continuo.
Saranno cinque gli appuntamenti della rassegna Autunno Guerciniano edizione 2021/2022; il secondo incontro Il soffitto astronomico di Casa Provenzali a cura della restauratrice Licia Tasini e dell’astrofisico Pier Domenico Nemeo, si terrà sabato 11 dicembre, sempre alle ore 18. Situazione pandemica permettendo, gli incontri per promuovere e valorizzare il patrimonio culturale lasciato in eredità dal Guercino, proseguiranno in presenza e online fino a marzo 2022.
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