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(Bologna, 11 novembre 2021) – Prima la cimice asiatica nel 2019, poi le gelate del 2020 e del 2021, ma anche la maculatura bruna per le pere, la moria del kiwi, la cocciniglia della vite. E ancora la siccità estiva, la grandine e le piogge torrenziali e improvvise. Tutti effetti dei cambiamenti climatici che mai come negli ultimi tempi hanno messo a rischio la sopravvivenza delle imprese agricole. Ma dal fronte assicurativo arriva una risposta studiata fin nei dettagli per mettere al sicuro gli agricoltori e le loro produzioni: sono le polizze parametriche, uno strumento innovativo introdotto in Italia per la prima volta da Ciba Brokers, società di brokeraggio assicurativo del sistema Confcooperative.
“Gli eventi climatici e le nuove minacce fitosanitarie, in primis la cimice asiatica – spiega il presidente di Ciba Brokers, Giampaolo Brogliato – hanno reso evidente la necessità di un nuovo approccio alle assicurazioni in campo agricolo. In quest’ottica abbiamo scelto di importare nel nostro Paese le cosiddette ‘polizze parametriche’, uno strumento molto diffuso in Francia che garantisce la qualità e la quantità dei prodotti ortofrutticoli. Si tratta di un prodotto che va anche nella direzione indicata recentemente dal Ministro dell’Agricoltura Stefano Patuanelli che ha addirittura ipotizzato l’introduzione di un obbligo assicurativo per i produttori”.
Rapide e certe: le polizze parametriche risultano particolarmente funzionali per le cosiddette realtà di “secondo livello” come consorzi, cooperative e cantine sociali che aggregano numerosi soci anche di piccole dimensioni. Alla base di questo prodotto assicurativo, c’è un meccanismo semplice: in primis viene definito il parametro di riferimento, che nel caso delle produzioni agricole potrebbe essere di natura atmosferica, e la percentuale di indennizzo collegata. Le nuove polizze, ad esempio, permettono di tutelarsi in caso di eccesso o scarsità di pioggia, eccessive calure estive o gelate tardive: al verificarsi del “parametro” di riferimento, l’assicurato saprà esattamente a quanto ammonterà il rimborso, certo di riceverlo in tempi brevi, non essendoci la necessità di ulteriori perizie ma solo la verifica dei dati raccolti, ad esempio, dalle stazioni meteo posizionate in campo. A questi strumenti si affianca anche l’innovativa tutela per le mancate rese produttive (che può essere applicata anche in caso di problemi fitosanitari): in questo caso viene calcolata la media di produzione del quinquennio precedente per un determinato territorio e l’indennizzo è direttamente proporzionale al valore assicurato e alla produzione mancante.
“Da tempo – aggiunge Rinaldo Gardini, che per Ciba Brokers segue il settore delle polizze parametriche – registriamo una crescente richiesta da parte dei nostri clienti di informazioni, attenzioni, sensibilità per il miglioramento e l’estensione delle coperture assicurative in essere: un trend che si è acuito durante la pandemia e con il susseguirsi di eventi climatici sempre più estremi come le gelate primaverili o le ondate di calore della scorsa estate. Abbiamo raccolto la sfida che la situazione globale ci ha posto di fronte offrendo soluzioni sempre più efficaci, flessibili e attuali grazie alla nostra competenza e alla capacità non solo di analizzare i rischi, ma di costruire soluzioni tailor made che assicurino al cliente una risposta positiva della Compagnia una volta verificatosi il sinistro”.

Ciba Broker

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