La FP CGIL condanna l’attacco dei no-vax all’hub vaccinale di Ferrara
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È accaduto di nuovo.
Dopo l’assalto all’Ospedale “Umberto I°” di Roma, quello alla sede nazionale della Camera del lavoro, quello alla sede della CGIL di Forlì, sono arrivati anche alla sede dell’Hub vaccinale della nostra città
Ed ecco che il volto della protesta di questi mesi finalmente si mostra in tutta la sua violenza. Non è più una questione di libertà di scelta e neanche di legittimo dissenso: qui siamo di fronte al tentativo da parte di una minoranza, di violentare ed di intimidire la maggioranza.
In questi mesi i “no Green Pass” ed i “no vax” scesi nelle piazze si sono definiti in molti modi: nuovi partigiani, difensori della costituzione, apartitici ed apolitici. Quello che hanno fatto a Roma ed a Ferrara racconta un’altra verità: sono movimenti che usano la violenza per distruggere il nemico, intimidire tutti coloro i quali non la pensano come loro, loro che sono gli unici portatori della “Verità”: in una sola parola sono fascisti. Se non vogliono essere così etichettati, devono dissociarsi formalmente da quanto sta capitando in questi giorni. Ad oggi nessuno dei movimenti contrari al vaccino e al Green Pass ha preso le distanze dall’assalto romano alla sede della CGIL.
E quando non si prende posizioni contro la violenza fascista, significa che in fondo se ne condividono contenuti e modalità.
Il “Green Pass”, come tutte le norme è criticabile, la CGIL ne ha denunciato più volte la natura classista ed ha chiesto tamponi gratuiti per tutti i lavoratori e tutte le lavoratrici. Un conto sono le critiche, altro è l’aggressione, fisica o verbale poco cambia.
Innanzitutto vogliamo esprimere solidarietà alle lavoratrici ed ai lavoratori che quotidianamente operano a tutela della salute dell’intera comunità. Gli eroi e le eroine di ieri, sono diventati i collusi, i collaborazionisti ed i corrotti di oggi. Per noi erano, sono e saranno un presidio di sicurezza per tutti e per tutte. E per questo sentiamo il dovere di ringraziare tutti e tutte loro.
Ora spetta alla politica. Tutti, maggioranza e minoranza, condannino la violenza fascista. Si smetta di lisciare il pelo a queste persone. Nessun dialogo è possibile con chi a parole si definisce paladino della Costituzione e nei fatti la infanga quotidianamente.
Un’ultima, amara, riflessione. Le scritte deliranti apparse all’entrata del centro vaccinale, paiono paragonare mafia e vaccini. Meglio mafiosi che vaccinati? È un paragone vergognoso ed inqualificabile. Per la FP CGIL la mafia è e rimane una “valanga di merda”.
Il Gruppo Dirigente della FP CGIL
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