A Unife la mostra fotografica “Breathing Himalaya: Impariamo a Respirare”
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da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife
Taglio del nastro giovedì 6 novembre alle ore 16.30 a Palazzo Turchi Di Bagno, (c.so Ercole I D’Este, 32), per la Mostra “Breathing Himalaya: Impariamo a Respirare”, L’iniziativa si propone di sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti delle problematiche dell’inquinamento e delle patologie croniche correlate, soprattutto respiratorie e cardiovascolari. Lo fa raccontando un’esperienza di ricerca scientifica svolta in un ambiente particolare: la valle Himalayana del Khumbu, che porta al campo base dell’Everest, abitata dalla popolazione Sherpa.
L’iniziativa, che si terrà fino al 14 novembre, è nata dalla collaborazione tra l’Associazione Ev-K2-CNR ed Interactivecom ed è realizzata grazie al sostegno del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e della Provincia di Milano. La mostra ha ottenuto il patrocinio dell’Università di Ferrara e di Assintel ed il supporto di Fondazione Chiesi, Boehringer Ingelheim Italia e Pfizer Italia.
Breathing Himalaya: Impariamo a respirare prende origine dal progetto SHARE – Stations High Altitude for Research on the Environment rivolto al monitoraggio climatico e ambientale nelle zone d’alta quota del nostro pianeta, in particolare, lungo la Valle del Khumbu. Nell’ambito di questo progetto si è svolta una ricerca sulla salute respiratoria e cardiovascolare degli abitanti dei villaggi del Khumbu, esposti a un elevato livello d’inquinamento dell’ambiente domestico. Questa ricerca, grazie alla sinergia tra Ev-K2-CNR e Interactivecom, è diventata anche un’iniziativa educazionale. Parte integrante dell’evento, una mostra fotografica per la migliore conoscenza dell’ambiente himalayano e delle sue popolazioni e un video educazionale dedicato al “making of” del progetto cui si aggiungono postazioni ipermediali a disposizione del pubblico.
“Partita nel 2012 a Milano, l’iniziativa ha toccato varie tappe, Roma, Genova, Livorno, Lecco – dichiara Roberto Franchi, Direttore di Interactivecom – Le nuove tecnologie ci danno la possibilità di proporre un percorso ipermediale a favore della cultura della salute”.
“Attraverso la mostra – afferma Agostino Da Polenza, Presidente dell’Associazione Ev-K2-CNR – si vuole sottolineare l’importanza di una diagnosi precoce nella prevenzione delle patologie croniche correlate all’inquinamento”.
“Le popolazioni più esposte all’inquinamento indoor sono quelle delle aree in via di sviluppo dove vengono utilizzate le biomasse (legna, sterco, residui del raccolto) per il riscaldamento e la cucina, bruciate in bracieri aperti, spesso in assenza di camini – sottolinea Paolo Bonasoni, Responsabile Scientifico del Progetto SHARE – Per questo le ricerche condotte in questi luoghi acquistano grande rilievo, per capire l’effetto dell’inquinamento indoor”.
“Il progetto- continua Annalisa Cogo della Clinica Pneumologica e Centro Studi Biomedici applicati allo Sport dell’Università di Ferrara – ci ha offerto la possibilità di svolgere una rigorosa attività scientifica in un ambiente particolare, dove l’assistenza medica è generalmente assente o molto difficile da raggiungere e dove la diagnosi si basa solo sull’esame clinico. Per la prima volta queste popolazioni sono state sottoposte ad un esame semplice e non invasivo quale la spirometria, diventata oramai per noi strumento diagnostico imprescindibile”
La Mostra sarà visitabile fino al 14 novembre dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 18.30, il venerdì dalle 9 alle 16.30, il sabato e la domenica dalle 11 alle 16.
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