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da: ufficio stampa Provincia di Ferrara

Due pescatori, un italiano di Rovigo con la licenza di mestiere aiutato da un cittadino romeno, sono stati sorpresi dalla Polizia provinciale intenti in attività non consentite.
Avevano posizionato oltre 700 metri di reti nel canale Leone, in territorio di Codigoro, in un tratto non riservato alla pesca di mestiere.
Dopo un appostamento notturno, la pattuglia degli agenti provinciali è intervenuta provvedendo a sanzionare entrambi e sequestrando, oltre alle reti, anche la barca con la quale le avevano collocate nel corso d’acqua. I due hanno già pagato le sanzioni contestate per complessivi 460 euro.
Un secondo intervento è stato poi messo a segno da una guardia volontaria, sempre sotto il coordinamento della Polizia provinciale e supportata dal tempestivo intervento di una pattuglia dei carabinieri di Ro Ferrarese.
L’operazione si è conclusa con il recupero di quasi 1.500 metri di reti poste lungo il Collettore Acque Alte nel comune di Berra e di un gommone lungo tre metri.
La guardia volontaria ha notato nelle acque del canale lunghissimi filari di galleggianti di colore bianco, tesi da una riva all’altra fino a perdita d’occhio, che chiudevano completamente il corso d’acqua. Praticamente una barriera che intrappola tutto il pesce che transita in quel lungo tratto.
Sorpresi anche due uomini su un gommone, fermati dai carabinieri di Ro nonostante si fossero dati alla fuga. Uno dei due è stato identificato in un pescatore di mestiere romeno, residente nel rodigino e già sanzionato nei mesi scorsi per aver posto in modo analogo reti dove la pesca non è consentita ai pescatori di mestiere.
“Ringrazio agenti, guardia volontaria e carabinieri – dichiara il comandante della Polizia provinciale, Claudio Castagnoli – grazie al cui sforzo costante si dà un segnale importante sul piano della lotta all’illegalità e su quello della tutela ambientale”.

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