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Comunicato stampa CNA Ferrara.

Ghedini, Cna: “L’ordinanza balneare del Comune di Comacchio consentirà di allestire ombrelloni in più nelle spiagge colpite dall’erosione costiera”.

“Abbiamo raggiunto un risultato importante, che permetterà a molti bagni del nostro litorale costiero di installare un certo numero di ombrelloni in più grazie a una deroga regionale, proposta da Cna Ferrara, che il Comune di Comacchio ha accettato di applicare sulla nostra costa. È un modo per contribuire alla ripresa di un settore, quello turistico, che la crisi pandemica ha colpito duramente”.

Nicola Ghedini, titolare del Bagno Kursaal di Spina e Presidente dei Balneari di Cna Ferrara, commenta così la conclusione dell’ultimo incontro tra le associazioni di categoria e l’amministrazione comunale di Comacchio.

“E’ un risultato – spiega Ghedini – su cui Cna Ferrara si è impegnata da subito e con successo. Il primo passo è stato confrontarsi con la Regione Emilia Romagna. Accogliendo la proposta avanzata da Cna Ferrara, la Regione ha dato ai Comuni del litorale la possibilità di concedere una deroga ai bagni che si trovano in spiagge colpite dall’erosione costiera. Questi stabilimenti balneari potranno ridurre l’area di sicurezza intorno a ogni ombrellone portandola da 12 a 10,5 metri quadri. Il secondo passo è stato confrontarsi con il Comune di Comacchio, che ha accettato di applicare la deroga regionale nella prossima ordinanza balneare”.

La decisione di sfruttare questa possibilità, su proposta di Cna, è arrivata martedì scorso, durante l’incontro convocato dall’amministrazione comunale di Comacchio. “La possibilità di ridurre l’area di sicurezza intorno agli ombrelloni – spiega Ghedini – scatterà per tutti i Lidi nord (Volano, Scacchi, Pomposa, Nazioni e Porto Garibaldi) e per un breve tratto di Spina sud. Permetterà di accogliere più bagnanti senza compromettere in alcun modo la loro sicurezza”.

Nel corso della riunione Cna ha anche chiesto al comune lagunare di proporre l’inserimento degli addetti al salvataggio, i bagnini, tra le categorie di lavoratori a rischio, e quindi richiedere la loro vaccinazione in via prioritaria. “Sarebbe un importante biglietto da visita per la nostra costa- spiega Ghedini – e un elemento di sicurezza in più per tutti i turisti che quest’anno vorranno trascorrere l’estate da noi”.

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