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Ufficio stampa BERCO.

Sicurezza in Berco, organizzazione e cultura per la riduzione degli incidenti.

Il progetto di riduzione degli incidenti negli stabilimenti Berco di Copparo e Castelfranco Veneto, partito circa tre anni fa in modo sistematico, ha già dato ottimi risultati, confermando all’attuale management, che l’ha fortemente voluto, la validità delle iniziative intraprese.

L’indice di frequenza infortuni, parametro che misura l’incidenza degli infortuni sul lavoro per milioni di ore lavorate, è sceso infatti dal valore di 20,04 del 2018 al 2,51 di quest’anno (dato marzo 2021), con una riduzione quindi dell’87,5%. Diversi i reparti che nelle due fabbriche hanno raggiunto obiettivi importanti relativi al numero di giorni senza infortuni. Tre di questi hanno già festeggiato i 365 giorni, quali l’area produzione catene 1, lo scorso 27 aprile, l’area produzione catene 2, che ha raggiunto il medesimo obiettivo a febbraio di quest’anno, e il reparto suole nel 2019, tutti nello stabilimento di Copparo. Dal 2019 in avanti, infine, anche gli altri reparti, area stampaggio e area rulli a Copparo, così come la fabbrica di Castelfranco Veneto, hanno già tutti festeggiato, almeno una volta, il raggiungimento dei 100 e 200 giorni.

Due i fronti sui quali il management Berco si sta costantemente muovendo per raggiungere l’obiettivo finale di “zero infortuni”, basati su organizzazione e cultura. Il primo riguarda il percorso di Lean Manufacturing (Produzione Snella), intrapreso circa tre anni fa e volto all’efficienza produttiva, eliminando gli sprechi e portando valore al mercato. Mario Andaloni, COO di Berco, così si pronuncia in merito: “Tra le varie azioni intraprese per la produzione snella, abbiamo ridisegnato i layout delle aree produttive, riposizionando molti dei macchinari e disponendoli a flusso in modo che tutte le lavorazioni di un componente siano effettuate lungo una stessa linea, evitando inutili attraversamenti dello stabilimento. Questo ha portato da una parte a una forte riduzione dei transiti di carrelli elevatori, fonte di alcuni degli infortuni, dall’altra a creare spazi più aperti, consentendo al personale di muoversi in maggiore sicurezza”.

Nei due stabilimenti di Copparo e Castelfranco Veneto sono stati smantellati molti macchinari obsoleti, tradizionalmente costruiti con meno attenzione verso la sicurezza e, ove necessario, sostituiti con attrezzature moderne e all’avanguardia. Infine, molte delle attrezzature ancora presenti vengono via via migliorate per renderle più sicure, con l’obiettivo di arrivare alla messa a punto totale degli stabilimenti entro due anni e mezzo, quando il percorso di Lean Manufacturing arriverà al suo completamento.

Il secondo fronte sul quale Berco si sta fortemente impegnando per l’obiettivo “zero infortuni” riguarda una serie articolata di iniziative volte a istillare giorno dopo giorno nei dipendenti delle due fabbriche, a tutti i livelli, la cultura della sicurezza. Innanzitutto, sono stati istituiti comitati e sottocomitati che, partendo dai manager arrivando in modo piramidale fino ai singoli lavoratori, si occupano di attivare le azioni per il costante miglioramento della sicurezza nei reparti. È stato poi approntato un vademecum con le 10 regole d’oro, cioè le norme fondamentali che ogni dipendente deve tenere a mente per la propria sicurezza e dei colleghi. Regole che trovano spazio anche in cartelloni e schermi disposti all’interno delle fabbriche. È stata infine creata la “We Stop Card”, una tessera che consente a ogni dipendente l’autorizzazione e il compito di portare l’attenzione su eventuali attività e condizioni di non sicurezza e di sospenderle immediatamente.

Tra le diverse iniziative, molto apprezzati dai dipendenti si sono dimostrati i riconoscimenti ai singoli reparti che hanno raggiunto obiettivi importanti in termini di tempo trascorso senza infortuni, con varie tappe a partire dai 100 giorni per arrivare ai 1.000. Conclude Andaloni: “Al raggiungimento dei diversi obiettivi, i dipendenti dei reparti virtuosi ricevono a testimonianza una spilla e, dai 200 giorni in su, vengono organizzate una cena e una lotteria, con premi la cui importanza cresce con l’obiettivo raggiunto. Ciò ha generato nel tempo una sana competizione tra i lavoratori, che si dimostrano sempre più motivati a raggiungere traguardi via via più sfidanti”.

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