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Ferrara film corto festival

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Essere figlio di Bob Dylan e scoprirlo da grande, il giorno di Natale. È in libreria Bob Dylan spiegato a una fan di Madonna e dei Queen, dello scrittore bolognese Gianluca Morozzi, edizioni BookTribu. Lajos, ragazzo dall’età imprecisata e dal lavoro vago e provvisorio in un negozio di fumetti, viene sconvolto da un’incredibile rivelazione: la madre gli confida che in gioventù ha avuto una fugace relazione con Bob Dylan, e che lui è il frutto di quell’incontro. Da quel momento Lajos stravolge completamente la sua esistenza, ma ci penserà la bella Florence a contrapporsi alla sua quotidianità.
“Una storia d’amore dylaniata tra un lui e una lei grandi di una diversa grandezza: come Bob Dylan e i Queen”, apostrofa Morozzi questa sua opera, ambientata a Bologna, che alla risata sa alternare momenti di profonda riflessione su come sono fatti tutti gli uomini e tutte le donne, e come ciascuno cerchi di sopravvivere ai propri disastri.
I protagonisti della storia sono così coerenti da fare precipitare il lettore nella risata quando la loro prevedibilità si scontra con l’inevitabile realtà: il personaggio è così tanto uguale a sé e alle proprie vicende da non accorgersi (e con lui chi legge) che l’irreparabile è già arrivato.

Gianluca Morozzi è nato a Bologna nel 1971. Ha pubblicato il suo primo romanzo nel 2001 (Despero) e ha raggiunto il successo nel 2004 con Blackout. È docente di scrittura creativa, ha al suo attivo 38 romanzi e circa 200 racconti. Nel campo del fumetto, ha vinto il premio Micheluzzi con Pandemonio (per i disegni di Squaz) e ha sceneggiato i tre volumi di FactorY, realizzati con Michele Petrucci, oltre a Hellzarockin’ (disegnato da autori vari).

Ferrara film corto festival

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dal 23 al 26 ottobre 2024
Quattro giorni di eventi internazionali dedicati al cinema indipendente, alle opere prime, all’innovazione e ai corti a tematica ambientale.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it