Parole a capo
Francesco Loche: “Piccolo ragno” e altre poesie
Tempo di lettura: 2 minuti
“Fin da piccoli ci hanno insegnato che siamo tutti poeti in virtù del fatto di essere umani. La nostra capacità di scrivere poesie è quindi, in un certo senso, la misura della nostra umanità”
(Ben Lerner)
Un piccolo fato
Un piccolo fato
lì dove non sei nemmeno
e il vuoto ti prende
a fluttuare
in un nulla spaventato.
E forse sono angeli
o farfalle
quelle ombre colorate
che ti accarezzano
e piano
piano piano
ti portano indietro.
Solo l’attesa
Solo l’attesa
del sorriso
acqua vivifica
che purifica
questo tempo ignobile.
E’ solo l’attesa del sorriso
che apre
i nuovi giorni
di piccole speranze.
Piccolo ragno
Piccolo ragno
sorpreso alle prime luci
intento
al lavoro obbligato.
Ignaro
della immensità attorno
disconosci
il dito
che può annientarti
senza cognizione
senza consapevolezza.
Ma nel mondo
resta
il piccolo
ineluttabile
miracoloso sogno
di una rorida ragnatela.
Non sono ora
Non sono
ora
in questo corpo
che non mi riconosce –
Non so gli spazi
non so i tempi
Solo pochi pensieri
umani
sopravvivono
nobili
nel sogno
delle tue mani.
Francesco Loche E’ nato, vive e sogna nella provincia ferrarese ad Ostellato. Scrive di sé: “Sono un essere senza curriculum, così come spesso vorrei essere senza storia. Ho sempre operato nel settore del commercio, rivestendo cariche sindacali del settore a livello provinciale. Per sopravvivere a tutto questo e ai casi della vita, spinto forse da lontani studi in psicologia, ho cercato rifugio e senso esistenziale nel gioco delle parole, nel loro significato vero e profondo, nella semantica del cuore…la poesia.”
La rubrica di poesia Parole a capo curata da Gian Paolo Benini e Pier Luigi Guerrini esce regolarmente ogni giovedì mattina su Ferraraitalia. Per leggere i numeri precedenti clicca [Qui]
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