Skip to main content

La Giunta di Sant’Agostino (Fe) si è espressa sulle proposte dei cittadini per la riqualificazione della piazza. Detto così sembra solo uno sterile passaggio amministrativo, si tratta invece del primo processo partecipato che sia stato fatto nel paese. Un precedente esemplare di democrazia dal basso, che, secondo le parole del vicesindaco Simone Tassinari, diventerà prassi anche per il futuro.
Da gennaio a giugno, gruppi di cittadini coordinati dagli operatori di Less is more, si sono riuniti per decidere che fare nella piazza centrale di Sant’Agostino, sede del municipio abbattuto dopo il terremoto.
Ferrara Italia ha seguito questo percorso di cittadinanza attiva come media partner (potete rileggere gli articoli digitando ‘Sant’Agostino’ nel motore di ricerca del nostro sito), intuendo che si trattasse di un precedente storico per questa comunità, un’esperienza che avrebbe mutato il modo di intendere il governo locale. E così è stato. Certo non stiamo parlando di grandi numeri, la partecipazione è stata variabile da alcune decine di persone ad un centinaio, ma per chi c’è stato è stata un’esperienza intensa e formativa. Ci sono stati confronti tra generazioni, visioni politiche, approcci diversi al territorio, si è discusso, a volte animatamente, ci si è divisi e riconciliati, perché il tema era fonadamentale per tutti: il luogo in cui si vive.
Da questo lungo percorso, fatto di incontri, camminate di quartiere, pranzi comunitari e focus group di progettazione, sono emerse tre proposte:
costruire una copertura nella piazza, sotto alla quale opsitare varie attività come mercati ed eventi;
costruire un edificio là dove c’era il municipio;
lasciare la piazza vuota.
L’amministrazione si è riunita ed ha espresso lo stesso parere dei cittadini che avevano già votato la loro preferenza: una piazza coperta.
“Ora – ha spiegato Tassinari (Pd) – si tratta di trovare i finanziamenti per realizzare questo progetto originale, innovativo e moderno, che ci permetterà oltre che di rendere più fruibile la piazza, anche di schermare il palazzone sul fondo che non piace a nessuno”.
Il prossimo passo sarà un concorso di idee che nel 2015 chiamerà a raccolta professionisti del settore per proporre ipotesi progettuali per realizzare la piazza coperta. Saranno poi la cittadinanza e l’amministrazione a scegliere la migliore.
Sant’Agostino prova dunque a guardare avanti, dopo aver perso il 30% del proprio patrimonio immobiliare soprattutto a causa del terremoto, come ha riportato Chiara Biagi, architetto di Tecnicoop, società incaricata di redigere il Piano della Ricostruzione. Connesso a questo, ora, un gruppo di architetti e professionisti coordinati da Saveria Teston, sta lavorando anche al Piano Organico che si deve occupare di favorire il ripristino delle condizioni di vita, la ripresa delle attività economiche e la riduzione della vulnerabilità nei Comuni che hanno subito danni a causa del sisma.

sostieni periscopio

Sostieni periscopio!

tag:

Stefania Andreotti

Giornalista e videomaker, laureata in Tecnologia della comunicazione multimediale ed audiovisiva. Ha collaborato con quotidiani, riviste, siti web, tv, festival e centri di formazione. Innamorata della sua terra e curiosa del mondo, ama scoprire l’universale nel locale e il locale nell’universo. E’ una grande tifosa della Spal e delle parole che esistono solo in ferrarese, come ‘usta’, la sua preferita.


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it