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Da: Francesco Lavezzi, Ufficio Stampa provincia di Ferrara

Approvato bilancio 2021-2023 della Provincia

Il Consiglio approva all’unanimità il bilancio di previsione 2021-2023 della Provincia.
Un via libera avvenuto subito dopo l’assemblea dei sindaci che, invece, non ha espresso parere favorevole per effetto delle dieci astensioni di: Ferrara, Comacchio, Copparo, Bondeno, Terre del Reno, Poggio Renatico, Lagosanto, Voghiera, Jolanda e Masi Torello.
Astensione che in termini di voti ponderali vale 218.585 cittadini rappresentati, rispetto ai 120.376 voti favorevoli e tenuto conto che Vigarano – Comune commissariato che vale 7.602 voti ponderali – non ha partecipato al voto.
Dal momento che il quorum è fissato a quota 173.282 sul totale della popolazione provinciale di 346.543, l’esito è dunque che l’assemblea dei primi cittadini non ha espresso il proprio parere al bilancio provinciale.
“Un passaggio, quello in assemblea – ha ricordato il vicepresidente Nicola Minarelli – non più necessario a seguito delle modifiche intervenute in corso d’anno alla legge Delrio del 2014 per snellire le procedure degli enti in tempo di Covid, che però abbiamo ritenuto opportuno fare”.
La manovra dell’amministrazione che ha sede in Castello Estense movimenta complessivamente 65,5 milioni di euro fra entrate e spese per l’anno prossimo (58,4 nel 2022 e 52,6 nel 2023). Previsioni elaborate tenendo conto che il Parlamento non ha ancora approvato la legge di bilancio per il 2021, basate quindi sulle disposizioni attualmente in vigore disposte dalle leggi di bilancio degli esercizi precedenti e su quelle, specifiche, intervenute per fronteggiare la situazione di emergenza sanitaria tuttora in corso.
“Disposizioni – ha continuato Minarelli – che inducono a tenere in considerazione il peggioramento del quadro macroeconomico causato dalla prolungata situazione pandemica, anche per quanto riguarda il contesto territoriale”.
A compensazione di possibili minori entrate e maggiori spese, la bozza di legge di bilancio per il 2021 prevede un’integrazione per gli enti locali di 500 milioni (450 per i Comuni e 50 per Province e Città metropolitane), vincolati al ristoro della perdita di gettito conseguente alla pandemia da Covid 19 per l’anno 2021, che si sommano alle risorse assegnate nell’anno 2020 e non utilizzate per compensare minori entrate/maggiori spese conseguenti all’emergenza.
Cifra che si traduce per le casse del Castello Estense in 2,7 milioni, momentaneamente accantonati in avanzo vincolato in attesa di indicazioni da Palazzo Chigi sul loro utilizzo, dopo che la Provincia estense ha prudentemente provveduto a compensare minori entrate e maggiori spese con risorse proprie.
Il quadro complessivo della dotazione finanziaria dell’amministrazione provinciale si completa con il protrarsi dei tagli introdotti dalla legge finanziaria del dicembre 2014. In pratica, sono risorse da restituire allo Stato rispetto al gettito effettivo che, nonostante le compensazioni introdotte dai governi fra il 2015 e 2017, continuano a tradursi per la sola Ferrara in circa 13 milioni per ogni annualità del prossimo triennio.
Fra le voci principali della manovra 2021-2023, si conferma l’invariata pressione fiscale (principalmente legata all’andamento del mercato dell’auto, con Rc auto e imposta di trascrizione veicoli), ferma dal 2015.
Una seconda voce è l’incremento, rispetto al 2020, delle risorse destinate alla manutenzione ordinaria della rete stradale di competenza (circa 850 chilometri): 500mila euro in più per ciascun anno dal 2021 al 2023 (totale 1,5 milioni) per potature, sfalci e piccole riparazioni dei manti stradali.
Dopo anni di blocco, la Provincia può riprendere ad assumere per compensare i pensionamenti e consentire l’ingresso di nuove professionalità. Qui la previsione nel biennio 2021-2022, a completamento di un percorso iniziato nell’anno in corso, è di 10 unità tra istruttori direttivi e amministrativi. Si spiega così l’incremento della spesa per il personale, che passa dai 6,1 milioni del 2020, ai 6,7 dell’anno prossimo.
Anche la previsione degli investimenti registra un aumento: 4,5 milioni in più nel triennio, di cui 500mila nel 2021 e 2 milioni nel 2022 e altrettanti nel 2023. Ossigeno per i lavori su strade e scuole.
Per la sola manutenzione viaria, si tratta in cifra assoluta di 4,5 milioni nel 2021, che diventano quasi 6,3 dal 2022.
Da registrare, infine, il calo della situazione debitoria dell’ente, che passa dai 57,3 milioni della fine 2019, a meno di 40 milioni a conclusione del 2013, pari a 115 euro per abitante al termine del triennio.
Novità anche per i lavori di restauro post sisma 2012 del Castello Estense e per il progetto di trasferimento delle collezioni della pinacoteca. Nel preventivo 2021, infatti, trovano posto 6,6 milioni per il progetto Mibact “Gallerie Estensi”, più altri 5,5 per il cantiere post terremoto.

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