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Ferrara film corto festival

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Proviamo a ricapitolare.
Questa primavera, durante la durissima prima emergenza, la vicenda dei Buoni Spesa a Ferrara ha occupato la cronaca dei media locali e sbarcando anche su quelli nazionali. Da subito sono stati criticati i criteri, le modalità, le precedenze, le esclusioni, la non trasparenza con cui Il Comune di Ferrara aveva gestito l’assegnazione dei Buoni. Davanti a una vasta mobilitazione cittadina partita dal basso, la difesa della Giunta è apparsa capziosa, impacciata. Soprattutto non convincente. Da notare tra l’altro che dopo la chiusura dei termini erano avanzati 30.000 Euro e una lunga fila di esclusi.

Si arriva così all’ordinanza del 30 aprile 2020 – confermata anche in sede di reclamo – con la quale il Tribunale di Ferrara ha dichiarato discriminatoria la Delibera del Comune che limitava l’accesso ai Buoni Spesa destinati al sostegno delle famiglie colpite dall’emergenza COVID ai soli stranieri in possesso del permesso di soggiorno per lungo soggiornanti, escludendo quindi i titolari di un permesso ordinario per famiglia o lavoro, i titolari di protezione internazionale, i richiedenti asilo.

La stessa ordinanza  ordina al sindaco Alan Fabbri di “riformulare i criteri e le modalità di assegnazione”, rimuovendo le clausole relative alla durata del permesso di soggiorno e alla residenza e consentendo la presentazione di nuove domande per chi presentava (all’epoca del lockdown) “i requisiti relativi alla condizione di disagio economico e alla domiciliazione nel territorio comunale”.  Il Comune di Ferrara è anche tenuto a pagare le spese legali degli stranieri che avevano fatto ricorso. E veniamo ad oggi .

Il Comune di Ferrara ha dovuto avviare un nuovo bando. Si direbbe però molto di mala voglia

Provare per credere:
Il sito del Comune di Ferrara ha un banner blu in homepage che porta a una pagina dedicata ai Buoni Spesa. Chiunque cliccherebbe quello. Peccato che si arrivi alla pagina del vecchio bando per la distribuzione dei buoni, difatti c’è scritto che la scadenza è il 24 di aprile. https://servizi.comune.fe.it/9568/emergenza-coronavirus-buoni-spesa
Nonostante l’imponente servizio stampa del Comune, nessuno si è preso la briga di cancellarlo.

E il nuovo bando? Per trovarlo nel sito del Comune bisogna impegnarsi parecchio. Invece di metterlo in evidenza e renderlo facilmente raggiungibile, bisogna scorrere tutta la catena dalla homepage. Alla fine ne trovate notizia in un angolino. Ecco il link: https://servizi.comune.fe.it/9693/nuove-domande-buoni-spesa

Tutto a posto? Nemmeno per sogno. Nel nuovo bando si ritrovano alcuni vizi – chiamiamoli errori – del primo. Proprio come in primavera, anche questa volta la richiesta si potrà fare solo telefonicamente, senza possibilità di verificare ufficialmente la propria domanda. Tutti sanno quanti problemi e quante proteste aveva prodotto questa scelta. Eppure il Comune ha deciso di non tenerne conto.
Anche i tempi sono inspiegabilmente strettissimi. Si potrà chiamare solo dal 26 al 30 di ottobre.

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Francesco Monini

Nato a Ferrara, è innamorato del Sud (d’Italia e del Mondo) ma a Ferrara gli piace tornare. Giornalista, autore, infinito lettore. E’ stato tra i soci fondatori della cooperativa sociale “le pagine” di cui è stato presidente per tre lustri. Ha collaborato a Rocca, Linus, Cuore, il manifesto e molti altri giornali e riviste. E’ direttore responsabile di “madrugada”, trimestrale di incontri e racconti e del quotidiano online “Periscopio”. Ha tre figli di cui va ingenuamente fiero e di cui mostra le fotografie a chiunque incontra.

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it