PAROLE A CAPO
Roberto Paltrinieri: “Ulisse” e altre poesie
Tempo di lettura: 2 minuti
“La poesia, il sublime mezzo per il quale la parola conquista lo spazio a lei necessario.”
(Stéphane Mallarmé)
LA DANZA DEI MESI PERDUTI
Ballano visi luminosi
la danza dei mesi perduti
tornati a riprendersi
il tempo passato
Li vedo dai vetri di scuola
ascoltare voci appena gridate
mentre arrivano
insieme ad acri profumi
sorrisi d’incanto
quasi accennati
gettarsi giù dalle scale
in una corsa sfrenata
per scappare più in fretta
inseguiti
dalla Vita
I FIGLI
Nuovi soli
nuove lune
sono i figli
Mai andati via
mai stati qua
Portati dentro
come fragili sogni velati
perduti fuori
nell’ illusione faticosa
del nostro desiderio
Quasi scomparsi
appesi al seno della Vita
riconosciamo
commossi
tracce del nostro profilo
nella loro andatura
SUL FILO
Non ci sono
nel mio domani
giorni sempre uguali
ma improvvisi
salti mortali
Cammino ancora
sul filo tirato
nel vuoto profondo
dondolandomi
come un bimbo
a cavalcioni del mondo
ULISSE
Sono in viaggio
oramai da tanto tempo.
Dentro di me
ho visitato città
attraversato mari lontani
conosciuto gente la più diversa.
Adesso sono stanco
Vorrei un porto dove fermare
la mia anima.
Vorrei scendere a terra
Non so se ritroverò la via di casa
La casa non è un posto
è un destino
E il destino
nessuno lo conosce
neppure gli dei
Ma è tutto ciò che ho
Roberto Paltrinieri (1958), docente di scuola superiore a Ferrara, collabora con Ferraraitalia scrivendo articoli di ordine filosofico-sociale e da oggi… con le sue poesie.
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