Per chi avesse ancora dei dubbi sul significato dei termini “Campagna di ascolto e di consultazione” relativi alla “Buona Scuola” di Matteo Renzi, consiglio di visionare la puntata del videoforum organizzato da Repubblica tv [vedi], a cui ha partecipato il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini. Si ottiene la conferma che la “Buona Scuola” sia una proposta di riforma aperta… ma solo ai commenti e non alle proposte!
Ovvero… chiunque è libero di commentare sul sito le idee espresse dal premier ma né il ministro né il presidente del Consiglio si faranno influenzare dalle sollecitazioni ricevute.
È la democrazia diffeRENZIata, baby!
Ovvero… il governo presenta un’idea, lascia che gli altri si esprimano (non importa dove, come ed in quanti lo faranno) e scaduti i termini annuncerà trionfalmente che la sua idea (che non verrà affatto cambiata) diventerà legge in forza dei commenti positivi ricevuti (l’operazione on-line è talmente poco trasparente che chi gestisce quel sito sa bene come fare per arrivare a quel che vuol dimostrare).
Dalla visione del filmato si ricava anche un’altra certezza: il Ministro dell’Istruzione non conosce affatto la Legge di Iniziativa Popolare per una Buona Scuola per la Repubblica!
Se ne ricava quindi che, di fronte all’ignoranza di chi amministra e alla presunzione di chi propaganda, l’unica possibilità di cambiamento continua ad essere quella che parte dal basso cioè da ciascuno di noi.
Ovvero… possiamo discutere della Lip negli organi collegiali, nelle assemblee, nelle riunioni, negli incontri politici e sindacali ed in tutte le altre occasioni utili per richiamare l’attenzione su questo disegno di legge, già presentato al Senato in agosto e alla Camera in settembre, dal titolo: “Norme generali sul sistema educativo d’istruzione statale nella scuola di base e nella scuola superiore. Definizione dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di nidi d’infanzia“.
In pratica, una prima risposta è quella di organizzare dibattiti e proporre confronti fra la Buona Scuola di Matteo Renzi e la Legge di Iniziativa Popolare per una Buona Scuola per la Repubblica.
Qualcuno non sarà contento, certi boicotteranno, altri si disinteresseranno ma gli interessati parteciperanno ed è soltanto attraverso la vera partecipazione che ci può essere vero ascolto quindi vera democrazia.
Vedi il filmato sotto per avere conferma di quanto affermato [clic]
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Mauro Presini
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