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Da: Organizzatori

Le cooperative sociali aderenti all’Alleanza delle Cooperative (Legacoop, Confcooperative, Agci) forti dell’esperienza nella riapertura dei centri estivi,

lanciano l’allarme per l’assenza di linee guida per la ripartenza dei servizi per l’infanzia 0-6 anni (asili nido e scuole primarie).

“Come cooperazione sociale – affermano Chiara Bertelli, coordinatrice territoriale di Legacoop Estense e Chiara Bertolasi, responsabile di Federsolidarietà Ferrara – siamo disponibili a fare la nostra parte e a lavorare con il Comune di Ferrara, le Organizzazioni sindacali e l’Azienda sanitaria, per riaprire i servizi a settembre 2020, con la stessa modalità collaborativa che ha consentito la riapertura dei Centri estivi. Se però non dovessero uscire le linee guida prima della fine di luglio – continuano Bertelli e Bertolasi – sarà molto difficile, se non impossibile, per le cooperative nostre associate organizzare i servizi rispondendo a tutte le esigenze, prima tra tutte quella di garantire la sicurezza degli operatori, dei bambini e delle famiglie”.

A tale proposito, per accelerare la formulazione delle linee guida e rendere sostenibile l’organizzazione, le cooperative sociali hanno avanzato alcune proposte alla Regione, che riguardano diversi aspetti del servizio: per quanto riguarda le misure di sicurezza, la proposta è quella di mantenere le procedure di accoglienza dei Centri estivi, attraverso il triage, di prevedere l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale e una costante sanificazione degli spazi. Fondamentale per gestire le misure di sicurezza sarà la sottoscrizione di un Patto di corresponsabilità tra i soggetti gestori e le famiglie.

Per quanto riguarda l’organizzazione del servizio, la proposta è quella di ripristinare i parametri organizzativi (rapporti numerici adulto bambino) e strutturali (metri quadri a bambino) così come previsti nelle differenti direttive regionali prima dell’insorgenza del Covid.

Infine, le cooperative sociali ritengono fondamentale lo stanziamento di risorse economiche aggiuntive per garantire la sicurezza e l’attenzione nei confronti dei servizi integrativi pre e post scuola e di sostegno ai bambini con disabilità.

“Far ripartire i servizi educativi, da zero a sei anni, deve essere una priorità per tutto il Paese – concludono Bertelli e Bertolasi – le cooperative sociali hanno dimostrato di possedere le competenze e la capacità per organizzare un servizio di alta qualità, in tempi rapidi, rispondendo alle richieste degli Enti pubblici e ai bisogni delle famiglie, ma non possono fare l’impossibile. Servono linee guida chiare, subito”.

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