Da: Ufficio Stampa Regione Emilia-Romagna
Video incontro ieri della Regione con sindacati e proprietà per la valutazione del progetto industriale. Prevista la realizzazione di 600 mezzi nel 2020, 70 nell’azienda di Bologna, con 100 nuovi posti di lavoro, di cui la metà nel capoluogo. Resta a Bologna la ricerca e sviluppo di nuovi prodotti: tra i quali l’autobus Lng a metano liquido
Un progetto industriale che diventi accordo di sviluppo per l’innovazione tecnologica e l’occupazione. È la proposta che l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla, ha avanzato ieri pomeriggio durante l’incontro convocato per verificare lo stato di avanzamento del progetto industriale di Industria italiana autobus (ex Bredamenarinibus) insieme ai rappresentanti delle Rsu dei lavoratori e all’amministratore delegato dell’azienda Giovanni De Filippis.
Se da una parte la soluzione di alcune criticità evidenziate dalle rappresentanze sindacali interne, relative al tema degli ambienti di lavoro e della sicurezza, vengono demandate al percorso di confronto aziendale, dall’altra l’assessore Colla ha confermato l’interesse della Regione Emilia-Romagna per il piano di sviluppo presentato dalla proprietà.
“Guardiamo con favore alle tecnologie che abbiano un tratto di innovazione e siano in grado di creare lavoro– ha affermato Colla–. Molto importanti per noi sono gli investimenti sull’elettrico e l’idrogeno, proprio perché stiamo pensando a una grande operazione che ci consenta di creare una nuova filiera sull’elettrico”.
Molto apprezzata inoltre l’intenzione dell’azienda, che ha assicurato la volontà di “tenere la ricerca vicino alla produzione”.
Dai 234 mezzi prodotti nel 2018, IIA è passata a 535 nel 2019 e, stando alle dichiarazioni dell’amministratore delegato, per l’anno in corso prevede di superare quella soglia avvicinandosi ai 600. In particolare, dai 27-28 mezzi prodotti nel 2019 nello stabilimento di Bologna, si arriverà a 70 nel 2020, con una previsione di 100 nuove assunzioni totali, di cui la metà a Bologna. L’idea è quella di mantenere nel capoluogo regionale la ricerca e sviluppo di nuovi prodotti. Fra questi, gli autobus Lng a metano liquido, già in fase di realizzazione (sono l’unica azienda in grado di produrli per il trasporto pubblico urbano), ma soprattutto la progettazione di autobus elettrici, un cui prototipo sarà presentato al prossimo Salone di Bruxelles 2021, e a idrogeno. “Bologna è un incubatore fondamentale per poterlo realizzare- ha affermato De Filippis– essendo al centro della Motor Valley”.
“È molto positivo il riconoscimento delle competenze e capacità che si trovano in questa azienda e al tempo stesso l’intenzione di investire in teste, ingegneria, saperi– ha concluso Colla–. Per questo la Regione Emilia-Romagna è disponibile a fare un’operazione di partnership istituzionale per andare a posizionare un accordo di sviluppo e velocizzare gli investimenti, sostenendo il progetto nel rapporto con le istituzioni nazionali”.
Lo scorso marzo la Regione Emilia-Romagna aveva già finanziato attraverso la Legge 14/2014 sull’attrattività un progetto di IIA per lo sviluppo a livello prototipale di un’innovativa gamma di autobus ecologici ‘full Electric’ e ‘Hybrid’, con un contributo regionale di 1 milione e 164 mila euro a fronte di un piano di investimenti di oltre 3,4 milioni (e l’assunzione di 20 lavoratori di cui 6 laureati).
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