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Da: Ufficio Stampa Cia Emilia-Romagna

Cia: “Nel Decreto ‘Rilancio’ solo 10 milioni di euro quando ne servono alcune centinaia per risarcire i danni subiti dalle imprese. È necessario incrementare le risorse altrimenti per molto tempo non mangeremo più ortofrutta italiana e saremo costretti a nutrirci di prodotti stranieri con standard qualitativi e sanitari inferiori ai nostri”

8 luglio 2020 – “Per l’ennesima volta il legislatore si dimentica dell’ortofrutta e dell’Emilia Romagna: dopo i mancati risarcimenti sui danni da ‘burian’ del 2018 – dati ai produttori pugliesi e incredibilmente non concessi agli agricoltori romagnoli – da Roma giungeranno solo pochi spiccioli agli ortofrutticoltori emiliano romagnoli”. La denuncia viene da Cia – Agricoltori Italiani dell’Emilia Romagna nel segnalare che nel Decreto ‘Rilancio’ verranno stanziati solo 10 milioni di euro a fronte di alcune centinaia di milioni di euro persi a causa delle gelate primaverili di quest’anno che hanno duramente colpito la nostra regione, in particolare la Romagna.
“Le piante sono completamente spoglie dei loro frutti – lamenta Cristiano Fini, presidente di Cia Emilia Romagna – con percentuali di danno che vanno da un 50% fino al 100%, causando una perdita di produttività insostenibile da parte delle imprese ed aggravata da ulteriori danni dovuti alla cimice asiatica. Pur apprezzando l’inserimento della deroga rispetto alla legge 102 sulle calamità fortemente richiesta e voluta da Cia – prosegue Fini – riteniamo assolutamente insufficiente lo stanziamento previsto all’articolo 222 del Decreto ‘Rilancio’ che sta per essere approvato in Parlamento. È necessario incrementare le risorse e prevederne altre nei prossimi provvedimenti – conclude il presidente regionale Cia – altrimenti non mangeremo più ortofrutta italiana e saremo costretti a nutrirci di prodotti stranieri che hanno standard qualitativi e sanitari nettamente inferiori ai nostri”.

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