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Da: Aldo Modonesi e Francesco Colaiacovo

In questa ultima settimana abbiamo letto le dichiarazioni di soddisfazione e ringraziamento per l’ingresso in ASP del Comune di Jolanda di Savoia, da parte del Sindaco Paolo Pezzolato e in particolare della Vicesindaco Elisa Trombin. Tali dichiarazioni sono state fatte senza che sussista alcuna deliberazione da parte degli organi competenti, ovvero i Consigli Comunali dei quattro enti interessati (Ferrara, Voghiera, Masi Torello e Jolanda di Savoia) cui spetta per legge deliberare la richiesta e l’accettazione di nuovi ingressi nella compagine societaria, e dimostrano, ancora una volta, l’arroganza di certe forze politiche che trattano come inutili feticci i luoghi della rappresentanza democratica.
Dal dibattito sviluppatosi in questi giorni, la scelta dell’Assessora Trombin parrebbe determinata esclusivamente da ragioni di convenienza economica, per cui a parità di servizi i costi del Comune di Jolanda passerebbero da 186 mila anno dell’Unione Terre e Fiumi, a 55 mila euro dell’ASP. Eppure è sufficiente prendere il consuntivo 2019 di ASP presentato alla presenza anche dei rappresentanti di Jolanda, per verificare che con i costi sostenuti da ASP, (i 55 mila euro ipotizzati da Trombin), si coprirebbero in minima parte i servizi che normalmente l’Unione Terre e Fiumi forniva: infatti, a titolo di esempio, soltanto con l’inserimento in struttura dei 4 minori che Jolanda aveva nel 2016, i costi ASP supererebbero abbondantemente il contributo ipotizzato da Trombin, quando sappiamo che i servizi alla persona riguardano tutte le fasce di età e devono essere articolati per intervenire a sostegno delle tante fragilità, di cui mai come in questo periodo stanno soffrendo le nostre comunità.
Sicuramente il contributo di Jolanda non consentirà nuove assunzioni, mentre al contrario la presa in carico di un comune a circa 35 Km dalla città, comporterà un notevole aumento non solo del lavoro che graverà sul personale, ma soprattutto della complessità organizzativa dell’Azienda.
E mentre l’Assessora Trombin legge i Servizi alla Persona meramente in termini di risparmi, senza una analisi dei bisogni e una strategia per incontrarli, lo stesso Direttore ASP nella relazione al consuntivo 2019, lancia l’allarme sull’aumento delle nuove situazioni di disagio nel 2020, a causa anche dell’emergenza sanitaria.
Dopo oltre un anno dall’insediamento dell’attuale Giunta non è stato mai concesso al Consiglio Comunale di dibattere sugli obiettivi e sulle politiche sociali con cui affrontare le fragilità della comunità ferrarese.
A tutt’oggi l’Assessora Coletti ha evitato ogni richiesta di confronto in Commissione formulata dal Gruppo Consiliare del PD, richiesta di convocazione che nei giorni scorsi abbiamo ripresentato per dare il nostro contributo di proposte, e confrontarci con le strategie che Assessora e ASP intendono attuare per affrontare le nuove situazioni di disagio cui inevitabilmente assisteremo nei prossimi mesi. Inoltre attendiamo che sulla vicenda dell’ingresso di Jolanda di Savoia nella compagine societaria di ASP, l’Assessora si degni di coinvolgere, come previsto dalla Legge, il Consiglio e la competente Commissione.

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