ILARIA BARALDI (Gruppo PD)
Interpellanza in Consiglio su Smart Working
Tempo di lettura: 3 minuti
Da: Gruppo Partito Democratico
PREMESSO
• Che durante il lockdown a seguito della emergenza sanitaria causata dal virus covid-19 si è
reso necessario attivare modalità di lavoro differenti per molte e molti dipendenti
comunali, che hanno proseguito la loro attività da remoto.
• Che la chiusura prolungata degli uffici ha reso più complesso e difficile l’accesso ad alcuni
servizi da parte dei cittadini
• che al momento non conosciamo le implicazioni del lockdown sul funzionamento
dell’apparato comunale.
CONSIDERATO
• Che il cosiddetto smart working non coincide con il semplice telelavoro o lavoro da casa,
ma richiede una riorganizzazione delle modalità di lavoro e l’obbligo per la PA di mettere le
e i dipendenti comunali nella condizione di operare al meglio dal proprio domicilio per
poter garantire servizi essenziali senza soluzione di continuità.
• Che uno sviluppo intelligente del cd smart working è sicuramente da auspicare e
incentivare, anche per il Comune di Ferrara, per ragioni ecologiche e di sostenibilità, di
conciliazioni vita-lavoro, di ammodernamento, purché ovviamente esso garantisca, da un
lato, l’efficienza della PA e la sua capacità di dare risposte idonee e corrette in un tempo
congruo ai cittadini e, dall’altro, i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori.
SOTTOLINEATO
• Che l’esperienza acquisita potrebbe essere utile a produrre cambiamenti positivi nel
modello organizzativo comunale, garantendo da un lato miglioramenti ed
efficientamenti nelle procedure amministrative, e dall’altro un miglioramento della
qualità del lavoro e della vita dei dipendenti in termini di produttività e, a titolo di
esempio, limitazione dei tragitti casa-lavoro, o vantaggi per la collettività in termini ad
esempio di diminuzione del traffico e costi ambientali correlati.
TENUTO CONTO
• che era previsto – per motivi di sicurezza – che determinate categorie fossero esonerate, a
stipendio pieno,
• Che la Deliberazione della Giunta Regionale n. 261 del 26/03/2020 recante “Bando per
contributi per l’avvio e il consolidamento di progetti di smart working”, con cui la REGIONE
EMILIA ROMAGNA, mediante l’erogazione di contributi, ha approvato le direttive per
sostenere Unioni di Comuni, Comuni, Province e Città Metropolitana di Bologna nel
promuovere iniziative finalizzate all’avvio dello Smart Working anche a sostegno della fase di
emergenza epidemiologica da COVID-19 (coronavirus), al fine di garantire in modo efficace la
continuità dell’azione amministrativa e al tempo stesso porre le basi per cambiamento che
generi effetti positivi, con il più ampio obbiettivo di facilitare la ripresa economica e sociale al
termine della crisi;
• Che il comune di Ferrara ha approvato il progetto Ferrara Run Smart
LA SOTTOSCRITTA CONSIGLIERA INTERPELLA IL SINDACO E GLI ASSESSORI COMPETENTI
AL FINE DI CONOSCERE
• Se vi sia stato, o sia ancora in atto un monitoraggio ed uno studio degli effetti
dell’attivazione di percorsi di smart working per i dipendenti comunali sia sul piano
dell’efficienza della macchina comunale che della qualità del lavoro dei dipendenti, e in
caso contrario per quale ragione non sia stato fatto il monitoraggio.
• L’elenco degli uffici che hanno continuato l’attività in loco, di quelli che hanno continuato
in smart working e di quelli che hanno chiuso completamente l’attività.
• Il numero dei dipendenti comunali che hanno lavorato e continuano a lavorare in smart
working, a quali uffici appartengono e con quali mansioni.
• Il numero e le mansioni dei dipendenti comunali esonerati dal lavoro e per quali
motivazioni.
• Quali strumenti (hardware, software, connessioni) sono stati forniti ai dipendenti per
operare da remoto e nel caso non siano stati forniti, per quali ragioni.
• Quali obiettivi sono stati dati ai dipendenti in Smart Working nell’operare da remoto, se
siano stati raggiunti e con quali strumenti si è monitorato il loro raggiungimento.
• Quale valutazione faccia l’amministrazione comunale dell’esperienza, pur forzata, di smart
working e se sia intenzionata a proseguirla.
• Se e come siano stati sanificati gli uffici comunali e quali misure siano state previste per
garantire il livello di sicurezza idoneo al pieno ritorno in attività
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