Da: Anna Ferraresi, Consigliera Comunale
In queste ultime ore, vice-sindaco ( Naomo Lodi) e sindaco ( Alan Fabbri) hanno catalizzato l’attenzione con due uscite pubbliche sopra le righe. Imbarazzanti dal punto di vista istituzionale.
Il piccolo Naomo, nell’impossibilità di poter mettere in cantiere un progetto seriamente utile per la collettività ferrarese, fortemente provata dall’emergenza Covid, ha avuto un’idea da par suo. Per onorare provocatoriamente il primo Maggio, ha pensato bene di mettersi alla guida di un camioncino con una mini-banda per andare a strimpellare musica per strada in vari quartieri cittadini. D’altronde le pubbliche esibizioni sono nel dna del piccolo Naomo.
Lui che si è sempre vantato di essere “ amico delle forze dell’ordine”, che è addirittura riuscito a farsi fotografare nel bel mezzo di qualche loro operazione ( i cittadini si chiedono come abbia fatto, come gli sia stato reso possibile), lui che gode farsi immortalare in atteggiamenti ed azioni da sceriffo che non sono prerogativa dei cittadini e che per questo gli sono costati qualche guaio giudiziario, lui che fa pubblico vanto di “ partecipare ai comitati di ordine pubblico”, era proprio sicuro di essere immune o comunque al di sopra della legge che obbliga ancora oggi tutti i cittadini a stare a casa.
D’altronde sono note a tutti le “operazioni di ordine pubblico” da lui rumorosamente condotte per mostrare sui social l’effetto che fa vedere la città deserta, redarguire aspramente quelli che lui ritiene i trasgressori, soprattutto se sono disabili che corrono per terapia ecc ecc. Insomma lui che si ritiene politico “appartenente” alle forze dell’ordine, usando questa peculiare qualifica per lanciare moniti alla città e per ‘ intimorire’ i cittadini che non ritenesse a suo parere osservanti della legge, era certo ma proprio certo che gli sarebbe stato ancora una volta consentito di violare il lockdown facendo cosi ancora una volta bella mostra di tutto il suo potere.
Ma, questa volta, al piccolo Naomo è andata proprio male. È stato ‘tradito’ dal Prefetto che gli ha negato il permesso applicando così la legge. Quella per tutti.
Il piccolo Naomo ha allora pianto strillando per 14 minuti in un video regolarmente pubblicato, dando sfogo a tutta la sua ira e fanciullesca frustrazione per il giochino che gli era stato cosi inaspettatamente negato.
Non gioco più- ha detto sostanzialmente- non vengo più ai comitati di ordine pubblico, cosi imparate. Ma rimango amico- si è affrettato ad aggiungere- delle Forze dell’Ordine. Se volesse rassicurare qualcuno o se stesso, non si sa.
Ma al piccolo Naomo ha rubato, anche qui, la scena, il Sindaco Fabbri con le sue invettive addirittura contro la Magistratura ferrarese rea di aver perpretato un vero e proprio “ attacco all’Italia” facendo piazza pulita del pasticcio demagogico e populista combinato dall’Amministrazione per i buoni pasto.
Insomma il Governo cittadino attacca in un colpo solo Tribunale e Prefetto ma professa amicizia e fedeltà per le Forze dell’Ordine.
È proprio tutto normale?
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