Da: Silvia Bottoni
Il mondo della danza si è fermato per quanto riguarda l’attività in palestra ma molte scuole di danza non hanno mai interrotto il rapporto con gli allievi proponendo lezioni in streaming sulle varie piattaforme digitali. Il virus ha interrotto i progetti e le lezioni del Jazz Studio Dance – Uisp Ferrara dal 24 febbraio scorso, quando la scuola ha preso la decisione di sospendere l’attività al di là del decreto nella convinzione che non si possa praticare danza applicando la regola del metro di distanza in una disciplina in cui il contatto è fondamentale e la salute delle persone è prioritaria al di là di logiche di business. Dopo un primo momento di stordimento si è cercata condivisione creando una chat con altre scuole di danza per acquisire informazioni precise e aggiornarci sulla parte burocratica e normativa di decreti e ordinanze. Poi ci siamo organizzati tra noi e grazie ad Uisp Ferrara che ha messo a disposizione gratuitamente la piattaforma Hangoust Meet facciamo lezione in streaming agli allievi più adulti, ai piccoli e ai ragazzi del liceo Ariosto con cui si sta portando avanti un laboratorio gratuito sul movimento dallo scorso novembre. E’ tutto artificiale , tutto legato alla tecnologia, siamo schiavi delle connessioni ma quando ci vediamo ci salutiamo e inizia la musica proviamo emozione sincera e tanta commozione : distanti ma vicini con il cuore sempre! Un grande impegno da parte degli insegnanti che hanno aderito perché si tratta di impostare lezioni in modo totalmente diverso dall’insegnamento “dal vivo”. Non tutti gli allievi possiedono spazi idonei, connessioni e strumenti telematici quindi dopo un assestamento iniziale ora le lezioni proseguono regolarmente tenendo comunque come riferimento non più il metro di distanza ma il numero delle piastrelle del pavimento, perché alcuni si muovono in spazi veramente ristretti. Silvia Bottoni cura la programmazione settimanale e le lezioni di danza per adulti, aperte anche ad esterni, creando ogni volta riscaldamenti e piccole coreografie che saranno poi montate insieme a emergenza terminata a testimonianza di questo periodo. Ovviamente la virtualità del mezzo crea poche possibilità di interazione ma si riesce ugualmente a lavorare “insieme” nonostante i problemi di connessione che ogni tanto si verificano. Anche il giorno di Pasquetta è stata fatta una lezione di danza afro e si cerca in ogni modo di incentivare la presenza dei partecipanti con la proposta di tecniche e livelli diversi perché il movimento è importante anche se fatto da casa e la lezione diventa un grande momento di socializzazione a distanza in cui si cerca di dimenticare ansie e paure conseguenti alla situazione che tutti viviamo in relazione alla pandemia. Giulia Bonora si occupa della tonificazione e mantenimento e della parte grafica e organizzativa, Veronica Principato dei piccoli allievi che hanno risposto in modo entusiasta fin da subito perché avevano bisogno del contatto visivo in tempo reale con la loro insegnante più che utilizzare video tutorial metodo utilizzato invece in modo proficuo da Eleonora Balleri per la danza classica. Proseguono in streaming anche alcune attività di fitness. Un grande lavoro che vede anche gli insegnanti misurarsi con metodologie diverse sicuramente non previste in periodi di normalità. E’ stato creato anche un hashtag
# iorestoacasamadanzoperimmagini con raccolta di fotografie scattate ad alcune danzatrici del Jazz Studio Dance da Daniele Mantovani prima della quarantena nei più noti monumenti e spazi cittadini, e fotografie scattate dagli allievi stessi durante la quarantena che rappresentano il loro vissuto di danza in questo periodo. Partirà dal 17 aprile p.v. fino al 3 maggio un concorso #iorestoacasaedisegnoladanza che prevede l’invio di un disegno sulla danza attraverso posta elettronica e social e l’elaborato vincitore diventerà la locandina pubblicitaria della prossima performance pubblica del Jazz Studio Dance appena si ritornerà alla normalità. Parallelamente si è partecipato a concorsi di danza online e a dirette su piattaforme che hanno mostrato materiale prodotto dal Jazz Studio Dance in questi anni, l’attività della scuola è iniziata nel 1983, attestando ancora una volta quanto la scuola sia un punto di riferimento importante per la città, sinonimo di serietà e qualità dell’insegnamento e grande attenzione al rapporto umano tra insegnanti e allievi. Tanta passione e impegno per promuovere la danza nei suoi vari aspetti anche in questo momento che nessuno avrebbe immaginato di vivere. Difficilmente sarà possibile riaprire e fare i consueti saggi di fine anno. E’ un tempo sospeso, un tempo irreale, un tempo che i nostri genitori hanno vissuto nel periodo della guerra dove però c’erano nemici fisici da combattere; qui il nemico è subdolo non lo conosciamo arriva quando meno te lo aspetti e ti colpisce. Fermarsi adottando misure contenitive drastiche di distanziamento sociale è un gran segno di forza perché significa affrontare la realtà non fingere che non esista il problema. Non ci resta che attendere e vivere con disciplina e senso di misura ciò che ci viene detto di fare, trattenendo il respiro e ascoltando il nostro cuore per fare un viaggio più profondo in noi stessi e riconoscerci senza più la fretta quotidiana del dover correre. Mentre aspettiamo la fine di tutto riprendiamoci almeno quei valori e sentimenti che avevamo messo in secondo piano e viviamo la nostra danza in modo nuovo più intimo e meno pubblico che sia valvola di sfogo per tensioni e paure.
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