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Ferrara film corto festival

Ferrara film corto festival


Nell’ora più buia, tante candele accese

Qualcuno ha detto che dobbiamo smetterla con le frasi fatte, di incoronare ‘Eroe’ questo o quello. E anche i medici e gli infermieri intervistati in Tv lo ripetono sempre: “Non mi sento un eroe, faccio solo il mio dovere. Come sempre.”.  Quel che è certo è che oggi, ogni giorno di più,” Les héros sont fatigués”, i medici, gli infermieri, i barellieri, tutto il  personale medico e paramedico che sta in prima linea, di fronte al nemico, contro questo minuscolo virus che vuole annientarci, tutti loro sono stanchi. Stanchissimi. Tanti di loro hanno già perso la vita. Assomigliano molto ai poveri ‘fanticini’ della Grande Guerra che stavano nelle trincee del Grappa o del Monte Calvo.
A tutti loro, a chi lavora all’ospedale di Cona, all’ospedale del Delta e quelli del 118, ai medici di guardia e ai medici di famiglia, agli infermieri e a tutto il personale delle cliniche e della case di riposo. A tutti loro: che stiano a Ferrara, o a Bergamo e Brescia, in Italia, in Europa, nel mondo (che è la nostra patria), vogliamo ripetere un semplice GRAZIE, NON MOLLATE. E dir loro che è molto bello sentirli cantare “Il mio Canto Libero”. E’ come vedere delle candele, accese, anche sotto una tempesta di vento.
Qui, nelle retrovie, noi faremo la nostra parte. Il nostro dovere. Passerà questa nottata.
#noirestiamoacasa
#andratuttobene

Effe Emme

 

Ferrara film corto festival

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dal 23 al 26 ottobre 2024
Quattro giorni di eventi internazionali dedicati al cinema indipendente, alle opere prime, all’innovazione e ai corti a tematica ambientale.

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Francesco Monini

Nato a Ferrara, è innamorato del Sud (d’Italia e del Mondo) ma a Ferrara gli piace tornare. Giornalista, autore, infinito lettore. E’ stato tra i soci fondatori della cooperativa sociale “le pagine” di cui è stato presidente per tre lustri. Ha collaborato a Rocca, Linus, Cuore, il manifesto e molti altri giornali e riviste. E’ direttore responsabile di “madrugada”, trimestrale di incontri e racconti e del quotidiano online “Periscopio”. Ha tre figli di cui va ingenuamente fiero e di cui mostra le fotografie a chiunque incontra.

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it