Skip to main content

Da: Comune di Bondeno.

Quando, il 17 aprile del 1985, Maurizio Soffritti decise di iniziare la sua avventura, non erano molte le armi a sua disposizione: quello che aveva imparato a fare in ambito lavorativo, il fondo Tfr avuto a seguito della ristrutturazione aziendale dell’impresa per cui lavorava, e la sua intraprendenza. Da qui, Maruzio Soffritti ha deciso di gettare le basi per ricominciare, «rimboccandosi le maniche e creando la sua ditta individuale che, con il tempo, ha allargato il suo bacino lavorativo e gli ha permesso di festeggiare i suoi primi trent’anni di attività», dicono il sindaco Fabio Bergamini ed il vicesindaco Simone Saletti, recatisi a toccare con mano questa storia. La quale bene si coniuga con i provvedimenti dell’amministrazione tesi proprio a sostenere le imprese del territorio, «con un contributo – dicono – per la stabilizzazione dei lavoratori precari». Venendo alla storia di Soffritti, i primi anni dopo l’avvio della sua nuova attività sono all’insegna delle richieste più varie, in giro per il territorio. Oggi, a più di 30 anni dalla prima commessa, la ditta Soffritti è nel pieno della sua realizzazione: l’impresa conta una decina di dipendenti e Maurizio, affiancato dai figli Alberto e Leonardo, si dice «felice nel vedere i mie figli coltivare le stesse passioni», portate avanti assieme alle attività di verniciatura, sabbiatura e imbiancatura. Tra le aziende più importanti con le quali sta collaborando si contano Automobili Lamborghini (gruppo Audi), Panaria Group Spa e importanti collaborazioni, «come quella che ricordo con più soddisfazione – indica Soffritti – con la Reckitt Benckister Italia, una multinazionale inglese». Ancora qualche sogno nel cassetto? «Il mio sogno – rivela l’imprenditore – è che i miei figli proseguano su questa strada», dice con uno sguardo rivolto al nuovo capannone industriale, realizzato nel 2018. Ed ora sede di questa azienda che ha saputo trovare nel rinnovamento generazionale un motivo per guardare fiduciosa nel futuro.

tag:

Riceviamo e pubblichiamo



Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it