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Da: Mario Zamorani.

Più Europa è l’unico partito che ha il coraggio di dire no al taglio indiscriminato dei parlamentari, il coraggio di intestarsi una nobile battaglia in difesa della politica e delle istituzioni repubblicane, il senso di responsabilità di essere ancora una volta l’unico partito che ha sempre il coraggio di dire la verità anche quando questo è, forse, impopolare.
Per questo a Ferrara costituiamo il Comitato per il NO: si chiamerà Comitato per il No al populismo costituzionale.
Siamo contrari perché ogni “poltrona” è garanzia di rappresentanza democratica – e ci perdonerete se noi a questo teniamo più che ad ogni altra cosa -, siamo contrari perché ogni “poltrona” rappresenta prima di tutto gli interessi diffusi dei cittadini di un dato territorio e ne garantisce la libertà di scelta. Paradossalmente si vogliono tagliare le “poltrone” per colpire la fantomatica casta ma di fatto non si fa altro che rendere chi ci dovrà rappresentare sempre più casta, concentrando il potere decisionale in mano a pochi, a danno della pluralità della rappresentanza democratica che di per sé tutela l’esercizio della democrazia stessa. Non a caso questa proposta viene dal M5S che solo pochi mesi fa inneggiava ai gilè gialli.
Siamo tutti d’accordo sulla necessità di una riforma complessiva del sistema, che tra le altre cose provveda ad eliminare privilegi e disfunzioni. Ma tagliare “i privilegiati” non equivale a tagliare i privilegi, tagliare poltrone non renderà più funzionale la rappresentanza parlamentare. Non è sicuramente questo il modo di avviare una riforma seria, questa è pura e semplice propaganda, non migliora bensì peggiora un sistema che va rivisto in modo organico.
In un sistema a bicameralismo paritario, con due camere che fanno esattamente la stessa cosa (anzitutto, votare la fiducia al governo) avremo un Senato di sole 200 persone che potrà decretare la vita o la morte di ogni governo e di ogni provvedimento. Non c’è Paese al mondo con una camera dotata del potere di concedere la fiducia a un governo e contemporaneamente così poco rappresentativa (cioè con così pochi membri rispetto agli abitanti, un membro ogni 300mila abitanti circa). Paragoni con gli Stati Uniti non servono: lì vige il presidenzialismo (oltre che il federalismo degli Stati) e il governo non deve la sua sopravvivenza a un senatore o due.
Si intende stravolgere l’assetto istituzionale e parlamentare del Paese in nome di del risparmio, ma ricordiamo che, come ha sostenuto Cottarelli, il risparmio per ogni italiano sarebbe di “un caffè all’anno”.

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