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Da: FIAB Ferrara.

È accaduto qualche giorno fa alla stazione ferroviaria di Codigoro. Tre ciclisti, al termine di un’escursione nel Delta e muniti di biglietto anche per la bici, salgono sul treno 90360 di Tper delle ore 16.35 in partenza per Ferrara. Come recita l’orario disponibile sulla pagina web di TPer quel treno prevede il trasporto biciclette e carrozzine per disabili.

Il capotreno chiede ai tre ciclisti di scendere in quanto “il treno non è abilitato al trasporto bici”, a nulla vale – da parte dei ciclisti – ribadire che da orario dell’azienda il treno può trasportare biciclette; il capotreno ribadisce che in quelle condizioni non può partire e chiama i carabinieri. La pattuglia arriva in pochi minuti e può solo constatare la correttezza dei documenti di viaggio dei tre passeggeri in bici, invitandoli però a scendere per evitare l’interruzione di pubblico servizio.

Questa la situazione surreale in cui si sono trovati tre soci FIAB Ferrara di ritorno da un giro di ricognizione per una escursione in programma nel prossimo mese di aprile, escursione che si rende problematica proprio per la probabilità che anche quel giorno il “materiale rotabile” sia inadeguato al trasporto biciclette.

Come FIAB Ferrara abbiamo una richiesta da sottoporre alla direzione di Tper, di Trenitalia-Tper, all’assessore regionale ai trasporti e ai sindaci dei Comuni attraversati dalla tratta ferroviaria: trovare al più presto una soluzione a questo problema che penalizza un intero territorio, sia dal punto di vista turistico che da quello della mobilità locale, non ultima i ragazzi che studiano a Ferrara e che potrebbero avvalersi di treno + bici per snellire i loro movimenti casa-scuola.

Ricordiamo che il problema esiste da sempre e la risposta non può essere chiamare la forza pubblica e fornire informazioni non corrette sul sito internet.

Il ragionamento che facciamo è semplice, l’azienda dichiara che determinati treni offrono il trasporto bici, se sistematicamente non è così, si configura una violazione del contratto di servizio e come FIAB troviamo oltremodo scorretto esporre i capotreno a simili situazioni, costretti a far fronte a scelte insostenibili.

Oggi, a seconda di quale modello di vagoni il viaggiatore trova (nessuna specifica di questo sull’orario o chiedendo al call center), sarà in grado di fare “Treno più o meno (±) Bici”.

Parafrasando Lucio Dalla: “…ma l’Europa è lontana, dall’altra parte della Luna…”

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FIAB



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