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Da: Paolo Galletti, co-portavoce Federazione Verdi Emilia-Romagna e Silvia Zamboni, co-portavoce Federazione Verdi Emilia-Romagna e consigliera regionale.

L’ampliamento delle attività estrattive di gas dall’Adriatico non è la strada giusta per affrontare il tema, non più rinviabile, dell’emergenza climatica. Pur condividendo le preoccupazioni del presidente Bonaccini e dei sindacati per i lavoratori coinvolti nel settore offshore, siamo favorevoli allo stop – approvato con l’emendamento incluso nel decreto Milleproproghe – di nuove attività di ricerca di giacimenti di gas metano, stop che non riguarda le attività estrattive già in corso.
Di fronte ai cambiamenti climatici e all’obiettivo della Commissione Europea di abbattere le emissioni climalteranti del 55% al 2030, non possiamo che ribadire con forza che non ci possiamo più permettere ulteriori rinvii della transizione ecologica ed energetica, cardine anche del nostro programma alle elezioni regionali.
La risposta di Europa Verde allo stop a future attività di ricerca di giacimenti e alla questione, più generale, dei posti di lavoro è che il governo deve finalmente avviare la transizione energetica del paese, tenendo conto della just transition, per rispondere alla sfida dell’emergenza climatica e per posizionare il nostro paese sui mercati capaci di futuro delle fonti di energia rinnovabili e dell’efficienza energetica. Per Europa Verde attività di ricerca e investimenti vanno pertanto rivolti a favore del progetto di Riviera Adriatica Eolica-Solare in grado di creare nuova occupazione sostenibile anche nel settore industriale e di qualificare l’offerta turistica del territorio nel segno della sostenibilità.
Quaranta anni fa i Verdi ottennero che a Ravenna si realizzasse una centrale a metano anziché a carbone. Oggi chiedono che la transizione prosegua passando dal metano alle rinnovabili.

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