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Da: Ufficio Stampa Forza Italia di Ferrara

I dati su smog e sulla qualità dell’aria a Ferrara sono pessimi, come lo erano lo scorso anno e quelli precedenti.
Una situazione allarmante che naturalmente non coinvolge solamente la nostra città e provincia, ma accomuna, con picchi differenti, le altre località dell’Emilia Romagna e di tutta la Val Padana. Ricordiamo poi come un quarto delle malattie che colpiscono le persone siano legate direttamente o indirettamente alla qualità dell’aria e in questo scenario i bambini sono i soggetti più colpiti.

Pur trovandoci in piena campagna elettorale per le Regionali, mi stupisce che un tema focale come quello dell’innalzamento dei livelli di qualità dell’aria non sia posto come prioritario all’interno dei vari schieramenti.
Eppure la Regione è l’ente che, insieme al Governo, può fare di più in termini di provvedimenti sia restringenti, nel contrasto alle principali fonti di inquinamento, che di incentivi per soluzioni virtuose in tema di eco-compatibilità.
Nel primo caso – come ho già sottolineato in altre occasioni – mi aspetterei maggiore impegno, partendo dal controllo dei livelli di temperature interne ai locali pubblici, spesso eccessivi al limite della vivibilità, oltre all’approvigionamento obbligatorio da fonti rinnovabili per tutti gli edifici pubblici. Questo comoporterebbe immediatamente sia un risparmio in termini di spesa che a una riduzione delle emissioni. A questo andrebbero aggiunte penalizzazioni fiscali per le aziende più inquinanti e una politica ulteriormente migliorativa in termini di smaltimento dei rifiuti, in modo da limitare ciò che attualmente finisce nei termovalorizzatori.

Per quanto riguardo i privati, oltre alle solite inevitabili restrizioni al traffico per i veicoli più inquinanti da abbinare a una revisione del trasporto pubblico, occorre pensare seriamente all’aumento degli incentivi per passare a motori meno impattanti sull’ambiente oltre a rendere maggiormente fruibili ai cittadini quei sistemi energetici, come i pannelli fotovoltaici e il teleriscaldamento, a impatto zero. Sistemi su cui i privati hanno smesso di investire a causa dei non adeguati contributi pubblici che andrebbero non solo a vantaggio dei singoli ma dell’intera collettività.

La salute dell’uomo e quella dell’ambiente viaggiano insieme. Auspico l’assunzione di impegni in queste direzioni da parte dei candidati a guidare l’Emilia Romagna.

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