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Da: Organizzatori

Giovedì 5 dicembre, alle 18:00. Presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino – Libreria Libraccio di Ferrara. Dialoga con gli autori Cristiano Bendin, con la partecipazione del tenore Daniele Barioni.

Cos’è il talento? Ne siamo tutti dotati? Quando diventa illusione e inganno? Attorno a queste domande ruota L’uva e l’acciaio. Un dialogo immaginario tra il grande tenore di fama mondiale, Daniele Barioni, e un giovane artista. A confronto sono due mondi, due generazioni, due temperamenti. Tutto si snoda attraverso il concetto di sogno, nostro e altrui, che spesso vogliamo raggiungere a costo di smarrirci, intimoriti dall’idea di deludere chi ha proiettato in noi speranze proprie. C’è la famiglia, che può farci volare o castrarci. La casualità. Il coraggio. L’ambizione. La biografia di Barioni diventa strumento per riflettere sul concetto di successo e di carriera, che è tale solo se non ci snatura. Un inno alla costanza e alla determinazione che diventano merito e orgoglio. Valori che oggi vacillano, quasi fossero accessori e non indispensabili. E così Barioni diventa Maestro di canto e di vita sottraendosi al ruolo. Perché i grandi della storia, da sempre, la differenza la fanno con la loro umanità.

Ghedini, col tratto che la contraddistingue, lascia il lettore con i suoi protagonisti senza concessione di particolari, luoghi, spazi. Una scrittura concisa ed essenziale, figlia dell’essere giornalista, che sviscera i sentimenti in tutte le loro declinazioni.

Camilla Ghedini è giornalista professionista. Vive a Ferrara. Esercita in libera professione nel campo della comunicazione/informazione integrata. È autrice di libri in cui ha romanzato e affrontato sotto il profilo sociale e del costume macro temi universali. Per citarne alcuni: tradimento e famiglia, in Amo te… starò con lei per sempre (Giraldi Editore, 2014); eterno conflitto tra uomo e donna, in Giustificazioni di un marpione perbene (Editori Riuniti, 2008); crisi economica e mobbing, in Io cattiva? No, io precaria. Manuale del lavoratore flessibile (Edimond, 2007); il Novecento spiegato ai ragazzi, in Una famiglia lunga un secolo (Este Edition, 2006). Diverse anche le pubblicazioni sulla storia del territorio, in ossequio alla necessità di conservarne la memoria. Nel maggio 2012, nei giorni del terremoto che piegò l’Emilia Romagna, lanciò via tweet l’appello Libri per tendopoli, ottenendo risposta da pressoché tutte le case editrici d’Italia, e grazie al quale raccolse e distribuì 21 mila 345 testi. Nel 2016 è uscito Interruzioni, da cui è stato tratto l’omonimo spettacolo teatrale con focus sul testamento biologico portato in scena dall’attrice milanese Gianna Coletti. Il libro è stato nuovamente edito nel 2018 con introduzione di Mina Welby.

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