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Da: Ufficio Stampa Arci Ferrara

Ingresso libero, a seguire, incontro con il regista.

Martedì 26 novembre alle ore 21 verrà proiettato gratuitamente presso il Cinema Boldini di Ferrara “La Guerra a Cuba” di Renato Giugliano, lungometraggio di finzione che nasce all’interno del progetto di formazione “Tra la via Emilia e il Sud” promosso da CEFA Onlus e Overseas e finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione e lo Sviluppo (AICS), con il contributo della Regione Emilia-Romagna.

Attraverso laboratori di fotografia e scrittura cinematografica che hanno coinvolto ragazzi italiani e stranieri tra i 16 e i 26 anni, insegnandogli le forme del raccontare e raccontarsi per immagini, sono nate storie e spunti confluiti in questo progetto filmico.

Barricato nella biblioteca comunale, qualcuno spara sulla folla nel giorno della festa patronale di un paesino in Valsamoggia. Cinque personaggi e le loro storie s’intrecciano nell’arco della settimana antecedente a questo drammatico evento. Lo sciopero degli operai di una fabbrica, l’arrivo in paese di una giornalista a caccia di facili scoop, la difficile integrazione da realizzare sono tutti fattori che mescoleranno i vecchi rancori, personali ed ideologici, dei protagonisti. Chissà che il responsabile non sia tra loro.

La guerra a Cuba è un film partecipato in cui istituzioni, cittadinanza e donatori privati hanno un ruolo fondamentale. Ad una piccola troupe di professionisti sono infatti affiancati assistenti e stagisti formatisi durante i laboratori di fotografia e cinema o che hanno conosciuto il progetto tramite avvisi pubblici e grazie alla collaborazione delle associazioni del territorio.

Il progetto include azioni di sensibilizzazione ai temi della mescolanza che si sono svolte nei territori di Valsamoggia, Spilamberto e Savignano sul Panaro: una serie di workshop dedicati alla realizzazione di nuove narrazioni inclusive con lo scopo di riflettere e contrastare i fenomeni di intolleranza, xenofobia e razzismo. Un film sulla mescolanza (comprendendo in questo concetto tutte le forme di diversità: etnica, di genere o di culto), che parla del presente, utilizzando la provincia come osservatorio privilegiato di determinate dinamiche sociali, e mediali e relazionali.

Da sempre vicino, per educazione e formazione, all’ambiente della cooperazione e della diversità, cui ha dedicato molte delle sue produzioni (tra queste, il documentario Cooperanti), il regista Giugliano approfondisce l’iter di ricerca su queste tematiche con un film indipendente attraverso il quale, usando le sue stesse parole: “Vogliamo parlare di una società disgregata, in cui i cittadini finiscono spesso vittime dei condizionamenti esterni. Come quello esercitato dai media. Il titolo del nostro film è infatti un omaggio, discreto, ad Orson Welles e a quel quarto potere da lui descritto quasi ottanta anni fa, e che oggi, nella sua versione 2.0, domina l’opinione pubblica.”

In sala sarà presente il regista che dialogherà con il pubblico.

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