Skip to main content

Ferrara film corto festival

Ferrara film corto festival


Da: Ufficio Stampa Consorzio “Wunderkammer”

Il seminario, a ingresso gratuito, fa parte del ciclo: “Di cosa parliamo quando parliamo di… innovazione sociale, industria creativa, economia circolare”. Il progetto è ideato da Basso Profilo.
A Wunderkammer (Palazzo Savonuzzi, via Darsena 57) ore 18.30, venerdì 22 novembre. Seminario a cura di Acta.

Quali sono le alternative all’uso della partita iva per chi vuole lavorare come freelance nel mondo dell’industria creativa? Venerdì 22 novembre 2019 alle 18.30 a Wunderkammer (via Darsena 57, Ferrara, a Palazzo Savonuzzi) si tiene il seminario aperto al pubblico ‘Contro il logorio della Partita Iva… Cessione del diritto d’autore, il regime più naturale e leggero per i creativi’.

Il seminario, a cura di Acta, sarà incentrato sul mondo delle partite Iva e della cessione del diritto d’autore per il ciclo ‘Di cosa parliamo quando parliamo di… innovazione sociale, industria creativa, economia circolare’, ideato e coordinato da Basso Profilo. Ne parleranno Nicola D’Agostino e Irene Bortolotti. Ingresso gratuito.

Nicola D’Agostino è nato a Bratislava negli anni ’70. È laureato in lingue a Pescara e ha studiato violino. Vive e lavora nei dintorni di Bologna, scrivendo, traducendo, insegnando, facendo il grafico e promuovendo cultura. Nel tempo libero organizza incontri e manifestazioni sul fumetto, cura il progetto Storie di Apple ed è socio di Acta, l’associazione dei freelance. Il suo sito web è www.nicoladagostino.net.

Irene Bortolotti è referente ACTA per l’Emilia-Romagna. Freelance per scelta, dopo l’esperienza da dipendente e da imprenditrice, si occupa di modelli matematici e software per l’industria soprattutto nei settori colorimetria, diagnostica per immagini, e inoltre di grafica e applicazioni informatiche per i beni culturali. È co-worker a Wunderkammer.

Nel celebre libro ‘Di cosa parliamo quando parliamo d’amore’ Raymond Carver ci racconta di quattro amici che si ritrovano a discutere davanti ad una bottiglia di gin dell’amore e della sua diversa percezione. Per tre sere Basso Profilo invita a ragionare in maniera schietta, come in un dopocena tra amici, di innovazione sociale, industria creativa ed economia circolare. A ciascuna serata di “Cosa parliamo quando parliamo di…” parteciperanno esperti del settore che, raccontandosi e confrontandosi con i presenti, daranno concretezza a tematiche di cui tutti oggi parlano, spesso senza saperne molto.

La prossima settimana, venerdì 29 novembre 2019 alle 18.30, il ciclo si concluderà con il seminario curato da Centoform. Interverranno Giovanni Gallerani, direttore tecnico e ricerca e sviluppo alla Macè srl (Holding Pivetti) a Terre del Reno (Ferrara), e Andrea Cavagna, architetto e cofondatore di Sfridoo, startup dell’economia circolare che aiuta le aziende ad ottimizzare i processi di gestione dei materiali di scarto e cespiti aziendali.

La serie di appuntamenti sarà utile per chi già lavora nel settore culturale o vorrebbe intraprendere questo percorso, ma anche per quanti vogliano conoscere meglio i lavori legati alla nuova economia. L’obiettivo del ciclo è poter imparare dai migliori esperti in materia a livello nazionale come realizzare la propria ‘cassetta degli attrezzi’. Il progetto è ideato e curato da Basso Profilo, in collaborazione con il Comune di Ferrara, AREA S3 di Ferrara coordinata dal Consorzio Attrattività Ricerca Territorio -ER, l’ente di formazione Centoform e l’associazione per la tutela dei freelance Acta, Er.Go – Azienda regionale per il diritto agli studi superiori.

‘Di cosa parliamo quando parliamo di…’ fa parte del progetto ‘banCO: coworking, comanufacturing, community’, che Basso Profilo sta sviluppando nel triennio 2018-2020 grazie al contributo del Comune di Ferrara finanziato con fondi della Regione Emilia-Romagna a sostegno di interventi rivolti ai giovani – L.R. 14/08 “Norme in materia di politiche per le giovani generazioni”.

banCO è nato alcuni anni fa -nell’ambito del progetto LIFE+ LOWaste- per attivare anche a Ferrara delle esperienze condivise di lavoro e progettazione. Dal 2014, grazie a 5 postazioni di coworking, hanno avuto modo di lavorare e crescere professionalmente negli spazi di Wunderkammer giovani designer, architetti, artigiani, grafici, progettisti europei, illustratori, freelance attivi nel mondo della moda, dell’organizzazione di eventi o dell’editoria. L’obiettivo di questa nuova fase del progetto banCO è quello di creare un community hub nel quartiere Giardino-Darsena a partire dal rafforzamento dell’esperienza omonima di coworking attivatasi a Palazzo Savonuzzi. I community hub sono spazi ibridi che fanno inclusione sociale e allevano talenti, promuovono e accompagnano processi di rigenerazione urbana e provano a contrastare l’esclusione, generando lavoro.

E poi? A questi incontri seguirà l’hackathon ‘banCO di prova’ (il 7 dicembre sempre a Wunderkammer e realizzato con il supporto di AREA S3- ART-ER) durante il quale ai giovani innovatori verrà offerta la possibilità di mettersi alla prova con l’ideazione di nuovi servizi che possano integrare l’offerta del Consorzio Wunderkammer nei settori dell’innovazione sociale, economia circolare, industrie culturali e creative, trasformando gli ex magazzini fluviali di Ferrara in un community hub. I vincitori dell’hackathon avranno modo – poi – di sviluppare la propria idea grazie a un contributo economico, un periodo d’uso gratuito di una postazione coworking a Wunderkammer e incubazione e tutoring da parte dei professionisti di ArtER, Centoform e Acta.

Ferrara film corto festival

Iscrivi il tuo film su ferrarafilmcorto.it

dal 23 al 26 ottobre 2024
Quattro giorni di eventi internazionali dedicati al cinema indipendente, alle opere prime, all’innovazione e ai corti a tematica ambientale.

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it