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Da: Organizzatori

Sabato 23 novembre, ore 18, presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino – Libreria Libraccio di Ferrara. Dialogano con gli autori Marco Zavagli e Andrea Pugiotto.

Ilaria Cucchi e l’avvocato Fabio Anselmo, compagni di lotta e oggi anche di vita, raccontano il durissimo percorso in cui si sono dovuti districare per scoprire la verità sulla morte di Stefano Cucchi. Rievocano i fatti con estrema lucidità e rigore, ma allo stesso tempo restituiscono al lettore tutte le emozioni dirompenti che hanno vissuto nella formidabile prova di tenacia e coraggio affrontata in questi lunghi anni.

Ci sono voluti dieci anni per scoprire la verità sulla morte di Stefano Cucchi, avvenuta il 22 ottobre 2009 mentre era in stato di arresto per detenzione di stupefacenti. Stefano aveva 31 anni, era un ragazzo sano e frequentava la palestra: nulla poteva far pensare che fosse in pericolo di vita. Il suo decesso fu comunicato alla madre con inqualificabile insensibilità chiedendole di firmare l’autorizzazione all’autopsia. Da quel momento, alla famiglia disperata che esigeva una spiegazione furono date risposte inaccettabili: una caduta dalle scale, la conseguenza di un precedente stato di malattia… La sorella Ilaria non si è mai rassegnata a queste versioni di comodo e, sempre affiancata dall’avvocato Fabio Anselmo, ha intrapreso una battaglia giudiziaria che è già Storia d’Italia. Il coraggio e l’amore documenta ufficialmente questa battaglia, ponendosi come una pietra miliare. Ilaria e Fabio, compagni di lotta e oggi anche di vita, raccontano con le loro vive voci ogni singolo momento del durissimo percorso in cui si sono dovuti districare tra menzogne e depistaggi, trappole e ingiurie. Giorno dopo giorno, ora dopo ora, rievocano i fatti con estrema lucidità e rigore, ma allo stesso tempo restituendo al lettore tutte le emozioni dirompenti che hanno vissuto nella formidabile prova di tenacia e coraggio affrontata in questi lunghi anni. Solo l’incrollabile amore per Stefano, e per la Verità, hanno dato loro la forza per arrivare fino in fondo, rendendo l’Italia un Paese migliore e dimostrando che la Giustizia è davvero uguale per tutti. Grazie a Ilaria Cucchi – vera eroina del nostro tempo, così come l’ha raffigurata Jorit nel murale in copertina, con il volto segnato dal dolore eppure luminoso e fiero – possiamo sentirci più sicuri, e anche orgogliosi del nostro Stato.

Ilaria Cucchi (Roma 1974) era una persona comune – mamma di due bambini, di professione amministratrice di condomini – fino al 22 ottobre 2009, giorno in cui suo fratello è morto mentre era nelle mani dello Stato. Da allora è diventata la “sorella di Stefano”, avendo intrapreso la battaglia giudiziaria che racconta in questo libro. Per Rizzoli ha pubblicato “Vorrei dirti che non eri solo” (con Giovanni Bianconi; 2010).

Fabio Anselmo (Bologna 1957), avvocato, è stato fin dall’inizio il legale della famiglia Cucchi nei processi che sono seguiti alla morte di Stefano nel 2009. Specializzato in casi di abusi delle forze dell’ordine, negli anni ha assistito, fra gli altri, i familiari di Federico Aldrovandi, Riccardo Magherini e Denis Bergamini. Insignito del Premio Borsellino 2016 per la legalità e del Premio CILD Avvocato dell’anno 2017, ha pubblicato “Federico” (Fandango 2018).

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