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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

“Se n’è andato un protagonista, una figura determinante perché si potesse innazitutto pensare all’Osservatorio. Una persona che, mettendo a frutto il proprio ruolo e le proprie competenze, ha saputo innovare e anticipare”. Profondo cordoglio è stato espresso dall’assessore regionale alle Politiche sociali Teresa Marzocchi alla notizia della scomparsa del segretario generale di Unioncamere Emilia-Romagna Ugo Girardi. “Avremmo dovuto presentare l’Osservatorio regionale sull’Economia sociale alla stampa domani – prosegue Marzocchi – ma ora, proprio per sottolineare l’importanza della sua assenza, mi sembra giusto non dar corso all’iniziativa”. Anni fa (era il 2009) Girardi si era già adoperato per la stesura di un Protocollo d’intesa regionale tra Terzo settore e Unioncamere: “E’ stato all’avanguardia in questo campo – ricorda l’assessore – , approfondendo costantemente i punti di contatto e le possibili collaborazioni tra l’economia della nostra regione e quell’enorme risorsa, in continua crescita ed espansione, che è il Terzo settore. Una visione ‘anticipatoria’ la sua, accolta e recepita a livello istituzionale: il Protocollo dell’Osservatorio regionale sull’Economia sociale c’è già, è stato firmato quest’estate, ed è un tassello di un percorso ormai avviato. Un percorso – ha concluso Marzocchi – reso possibile dall’impegno di persone come Girardi, che ha creduto nella valorizzazione delle differenze e nella ricchezza della contaminazione tra mondi apparentemente lontani”.

Il Protocollo per l’istituzione dell’Osservatorio regionale sull’Economia sociale
L’economia sociale rappresenta un punto di eccellenza del territorio dell’Emilia-Romagna: la presenza e l’attività di associazioni di promozione sociale, cooperative sociali e organizzazioni di volontariato contribuisce a creare e consolidare il tessuto sociale ed economico della regione. La ricerca di strumenti e modalità in grado di dare risalto all’apporto dell’economia sociale nella sua complessità ai processi di sviluppo di un territorio e all’economia del Paese in senso più generale è oggetto di analisi di enti pubblici come le Camere di Commercio, delle associazioni di rappresentanza degli imprenditori e delle organizzazioni di rappresentanza del Terzo settore. La consapevolezza di questo processo in continua evoluzione è alla base della costituzione dell’Osservatorio regionale sull’Economia sociale, tramite la sottoscrizione di un Protocollo d’intesa specifico, di cui fanno parte l’assessorato regionale alle Politiche sociali, Unioncamere Emilia-Romagna e il Forum Terzo settore Emilia-Romagna. L’Osservatorio ha l’obiettivo di migliorare la conoscenza del sistema non profit attraverso l’elaborazione di rapporti congiunti sulla situazione del Terzo settore e sulle prospettive di sviluppo. L’Osservatorio dovrà quindi raccogliere dati e monitorare lo sviluppo del Terzo Settore dell’Emilia-Romagna, non solo in termini economici, ma anche attraverso la valorizzazione e la misurazione delle relazioni prodotte e del capitale umano.
Il convegno in Regione
L’economia sociale sarà protagonista l’11 settembre in Regione. Come emerge dalla ricerca “Welfare e Ben-essere: il ruolo delle imprese nella sviluppo della comunità”,che verrà presentata nel convegno di giovedì (Sala A Terza Torre, viale della Fiera 8), le pratiche operative che migliorano la competitività di un’azienda rafforzano, al tempo stesso, le condizioni economiche e sociali delle comunità in cui opera. L’impresa diventa quindi attore per lo sviluppo attraverso la creazione di “valore condiviso”, ovvero la creazione di valore economico insieme al valore per la società, dando risposta ai bisogni e alle sfide. All’interno della ricerca vengono analizzati alcuni casi studio, individuati in Emilia-Romagna, di produzione di “valore condiviso” da parte delle imprese for profit. Lo studio dei casi ha rilevato come tutto ciò abbia ricadute positive sia interne che esterne all’impresa influendo sul miglioramento della coesione sociale e sul rapporto con la pubblica amministrazione. L’economia sociale con la sua azione contribuisce quindi, da un lato al miglioramento della competitività di un territorio influendo positivamente anche sul tessuto imprenditoriale e sulla sfera pubblica; d’altra parte, attivando relazioni e legami con il pubblico e le imprese for profit,stimola processi di innovazione sociale attraverso percorsi di co-produzionee condivisione di obiettivi.

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