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Da: Ufficio Stampa Cia Ferrara

La mobilitazione è stata organizzata dalle principali associazioni agricole e cooperative
agroalimentari per chiedere sostegno immediato alle aziende agricole e interventi urgenti per
debellare la cimice asiatica

Ferrara, 18 settembre – “Oggi centinaia di agricoltori sono scesi in piazza uniti, chiedendo a
gran voce un sostegno immediato e concreto per superare i principali problemi del settore, in
particolare l’invasione della cimice asiatica e i prezzi di mercato che non valorizzano i prodotti
all’origine. Siamo soddisfatti di questo risultato, il primo passo di quella che sarà una “mobilitazione
permanente”, per far rimanere viva l’attenzione sulla nostra agricoltura e verificare che le nostre
richieste vengano effettivamente ascoltate.” – commenta il coordinamento di Agrinsieme Ferrara (Cia
– Agricoltori Italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari) che ha
organizzato la mobilitazione, aderendo a un’iniziativa che si è svolta contemporaneamente in tutta
la Regione.
“Nelle altre province hanno scelto di riunirsi in presidio sotto le prefetture, ma a Ferrara – continua
il coordinamento di Agrinsieme – abbiamo preferito la forma della mobilitazione di piazza,
perché gli agricoltori volevano essere in prima linea e dare un segnale concreto a tutta la città. La
nostra è una delle principali province frutticole, basti pensare che produciamo il 60-70% delle pere
italiane, e la cimice ha colpito duro, sterminando interi raccolti. E dove non è arrivata la cimice è
arrivato il mercato, che continua a “deprezzare” i prodotti all’origine, cancellando i redditi delle
aziende agricole e mettendo in difficoltà intere filiere. Dunque chiunque voglia mangiare cibo sano
e di qualità deve sapere che questo è possibile solo se il nostro sistema agroalimentare funziona,
è equo e rimane remunerativo per le aziende agricole e le filiere”.
Il corteo – al quale hanno partecipato anche il sindaco di Ferrara Alan Fabbri, il consigliere regionale
Paolo Calvano e molti sindaci del territorio – è partito da Porta Paola per fermarsi poi in piazza
Savonarola, per i discorsi dei rappresentanti delle organizzazioni agricole e cooperative
agroalimentari. Si è poi diretto alla prefettura dove una delegazione di agricoltori, sindaci del
territorio, rappresentanti dei sindacati dei lavoratori e degli azzerati Carife ha consegnato alla
viceprefetto vicario Pinuccia Niglio un documento dove si chiedono alcuni interventi immediati per
consentire alle aziende agricole di risollevarsi.

“La Viceprefetto ha naturalmente ascoltato con attenzione le nostre problematiche e ci ha
assicurato che le trasferirà al nuovo Governo, sollecitando un intervento tempestivo. Tra i punti posti
contenuti nel documento anche la richiesta di velocizzare l’iter per la diffusione dell’antagonista
naturale, ovvero la vespa samurai; di tenere attive le molecole in scadenza e di stanziare risorse per
risarcire i numerosissimi agricoltori danneggiati, andando a intervenire sulla normativa europea che
vieta gli aiuti di stato per le calamità ‘non da quarantena’. Qualcosa, dunque, si sta certamente
muovendo a livello istituzionale – continua Agrinsieme Ferrara – e pensiamo che l’azione
congiunta in tutte le prefetture di un’intera Regione sia un segnale che a Roma non
potranno ignorare. Proprio ieri, peraltro, è arrivato anche l’impegno di Simona Caselli, assessore
regionale all’Agricoltura – in visita ad alcune aziende ferraresi colpite dalla cimice asiatica – per
sollecitare al Governo fondi da destinare immediatamente alle aziende agricole. Passi avanti
importanti, ottenuti anche grazie all’impegno di tutto il mondo agricolo che non è certamente rimasto
a guardare mentre le sue principali produzioni frutticole rischiano di scomparire”.

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CIA FERRARA



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