Camera di Commercio, cinque progetti per fare di Ferrara un territorio delle opportunità
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Da: Ufficio Stampa Camera di commercio di Ferrara
Govoni: “Essenziale per la Camera di commercio è la continua ricerca dell’equilibrio tra le azioni di ampio respiro, guidate dagli obiettivi strategici pluriennali, e l’operatività quotidiana delle imprese, aspetto prioritario per l’azione camerale”
1. Attrazione di nuovi investimenti;
2. Nascita di nuove imprese e consolidamento di quelle esistenti;
3. Snellimento della burocrazia locale;
4. Incontro fra domanda e offerta di lavoro;
5. Infrastrutture e mobilità
“Il bilanciamento tra locale e globale, perseguito nella scelta delle attività, si affianca anche alla ricerca di un altro importante equilibrio: quello tra le azioni di ampio respiro, guidate dagli obiettivi strategici pluriennali, e l’operatività quotidiana delle imprese, che costituisce un aspetto prioritario per l’azione della Camera di commercio”. Così Paolo Govoni, presidente dell’Ente di Largo Castello, che ha aggiunto: “Un equilibrio garantito, in particolare, dalla collaborazione con il mondo associativo, con cui negli anni si è consolidato un prezioso rapporto di reciproco scambio e dialogo e le cui suggestioni saranno contenute nel programma di attività del prossimo anno”.
Camera di commercio al lavoro, dunque, per delineare un nuovo quadro per le piccole e medie aziende, incentivando la libertà di impresa, il lavoro e la competitività del territorio ferrarese. Questo l’obiettivo dell’Ente di Largo Castello, il cui Consiglio – che vede la partecipazione dei massimi rappresentanti del mondo dell’impresa, del lavoro e del consumo – ha messo a punto una proposta di interventi su cui agire con maggiore urgenza ed efficacia. Interventi rispetto ai quali la Camera di commercio chiede agli Attori locali, a cominciare dal Comune capoluogo, di Cento e di Comacchio con cui esistono da tempo collaborazioni virtuose, di dare vita ad una regia “forte” di sistema capace di guidare, in modo coordinato, il processo di cambiamento dell’economia territoriale attraverso un percorso di sviluppo riconosciuto come condivisibile e possibile.
Cinque i progetti, dicevamo, a sostegno dei quali la Camera di commercio ha stanziato per il prossimo anno due milioni e mezzo di euro e che saranno al tempo stesso indicatori di successo del Piano: l’attrazione di nuovi investimenti; la nascita di nuove imprese e il consolidamento di quelle esistenti; lo snellimento della burocrazia locale; l’incontro fra domanda e offerta di lavoro; infrastrutture e mobilità. Tra le prime misure operative all’attenzione della Giunta camerale, la valorizzazione delle Aree produttive ecologicamente attrezzate (Codigoro-Pomposa-Ponte Quagliotto; S. Giovanni di Ostellato-Area Sipro; Argenta-Area S. Antonio-Ex Marini) e delle botteghe storiche, la gestione preventiva delle crisi di impresa ed un rapporto nuovo con la finanza.
“L’unica vera dimensione per partecipare alla sfida della competitività – ha concluso Govoni – è la selezione condivisa di progetti di valore strategico, in grado di produrre reali cambiamenti positivi, e la capacità di portarli a termine. Per far questo, dobbiamo partire dai nostri punti di forza che ci caratterizzano: Ferrara è punto di snodo tra Emilia e Romagna, ha forti specificità economiche, un sistema della formazione di qualità, un ambiente fertile per l’innovazione e la ricerca, una straordinaria vivacità culturale e creativa, una grande comunità solidale”.
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