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Da: Ufficio Stampa Giunta Regionale Emilia-Romagna

L’assessore Caselli “In meno di due settimane dal tavolo tecnico con le associazioni agricole e le organizzazioni dei produttori ortofrutticoli, pronto il bando per salvaguardare il lavoro e il reddito delle imprese. Ora avanti con la vespa samurai, il piano nazionale straordinario e le misure europee. La Regione farà la propria parte”

Gli impegni a livello nazionale
La Regione Emilia-Romagna insieme alle altre Regioni e province autonome del Nord Italia ha inviato una richiesta al governo perché attivi un piano nazionale straordinario che promuova e sostenga interventi di contrasto alla cimice asiatica e di supporto pluriennale alle aziende agricole che hanno visto le loro produzioni danneggiate o completamente distrutte dall’insetto.
Sempre su proposta della Regione Emilia-Romagna, è stato approvato un ordine del giorno in sede di Commissione Politiche Agricole della Conferenza delle Regioni per richiedere ai ministeri competenti che intervengano in ambito europeo affinché sia riconfermata l’autorizzazione, di prossima scadenza, all’utilizzo degli insetticidi chiave per la difesa della cimice asiatica, in attesa che siano individuati e si rendano disponibili più efficaci e risolutivi metodi di lotta biologica attraverso l’utilizzo di specie antagoniste della cimice come la vespa samurai. La richiesta è già stata inoltrata ai ministeri della Salute e dell’Agricoltura.

Le iniziative in Europa
Attraverso Areflh, la rete europea di regioni e produttori di ortofrutta, presieduta dall’ l’Emilia-Romagna, le Regioni chiedono alla Commissione europea modifiche al regolamento Ocm dell’ortofrutta per garantire un maggiore sostegno alle aziende agricole per la prevenzione e la compensazione dei danni. Le Regioni chiedono anche di aumentare la dotazione finanziaria assegnata ai fondi di mutualizzazione e di incrementare la percentuale di aiuto prevista per il sostegno alle spese per dispositivi di difesa passiva (reti antinsetto). Tra le altre richieste vi sono l’individuazione, nei fondi per la ricerca in agricoltura, di uno specifico stanziamento per il problema cimice e la modifica del regime degli aiuti di stato per considerare, nel calcolo della soglia del danno alla produzione oltre al quale si ha diritto al risarcimento, un valore complessivo che tenga conto delle percentuali di danno connesse a più eventi calamitosi, anche di natura diversa, che possono succedersi nella stessa annata.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA



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