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Da: Ufficio del sindaco del Comune di Bondeno

Fabio Bergamini: «persona innovativa e geniale, che sapeva unire la manualità all’ingegno, partendo dalle piccole cose: un esempio per la comunità»
 
Bondeno(Ferrara), 05-09-’19.
«Nell’anno dell’agricoltura, era assolutamente doveroso ricordare un nostro concittadino che seppe innovare il settore primario con i suoi brevetti in ambito meccanico. Un uomo che ha dedicato la sua vita al lavoro e alla comunità di Stellata. La quale, richiedendo l’intitolazione della piazza, ha voluto tributare la propria gratitudine a Ugo Cavagion». Poche parole, per esprimere un messaggio importante. Il sindaco Fabio Bergamini ha voluto anticipare con questo pensiero l’inaugurazione del piazzale del volontariato, dedicato abitualmente alle attività del paese (come il mercatino e la sagra) alla figura di Ugo Cavagion. Imprenditore classe ’25 e scomparso sei anni fa, capace di innovare con il suo ingegno il lavoro in ambito agricolo. Come bene esposto da un altro imprenditore, Giuseppe Negrini, membro della Pro Loco presieduta da Maurizio Pecorari, che aveva proposto lo scorso marzo all’Amministrazione la possibilità di riconoscere il ruolo di Cavagion nella “sua Stellata”. Alla cerimonia di giovedì sera erano presenti i familiari e le sorelle dell’imprenditore, oltre ad una nutrita schiera di industriali, al vicesindaco Simone Saletti, ed all’assessore Marco Vinceni. Oltre al comandante della stazione dei carabinieri di Burana, Stefano Cardinali, a Loris Cattabriga (Arc Stellata ’97) ed a molti volontari delle associazioni di Stellata. «Ugo Cavagion cominciò a lavorare come stagnino in via Argine Lupo – racconta Giuseppe Negrini – e, quando acquistò il primo locale di quella che sarebbe diventata la sua impresa, nel centro di Stellata, lavorò anche al cantiere del nuovo ponte sul Po. Le sue innovazioni in ambito agricolo – continua Negrini – gli valsero premi alla Fiera di Verona, in Spagna e persino il titolo di Cavaliere del Lavoro. Come Pro Loco – conclude – non ci fermeremo qui e pensiamo di dare vita un domani ad un piccolo museo delle sue opere meccaniche in ambito agricolo, con le quali ha innovato il settore e creato numerosi posti di lavoro».  Da giovedì sera, una targa capeggia nel piazzale che d’ora in poi porterà il nome di “Ugo Cavagion”.

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