Abbattimento alberi parco Bassani
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Da: Gabriella Sabbioni
A proposito degli alberi abbattuti al parco Bassani.
I ferraresi sono allarmati dagli abbattimenti di alberi che ormai da tempo colpiscono tante zone della nostra provincia.
Vengono distrutti esemplari splendidi, in perfetta salute, pronti a regalarci ossigeno, ombra, a ridurre la CO2, che provoca il surriscaldamento del pianeta.
E noi ferraresi, anziché rallegrarci per tanta ricchezza, sconsideratamente decidiamo di distruggerli, questa volta per costruire nuove piscine e zone di svago: lo scopo è lodevole, condivisibile, ma non con questi metodi.
L’avidità dell’uomo ha modificato forse irreversibilmente il clima del pianeta, ha provocato incendi devastanti nelle foreste, dalla Siberia all’Africa, all’Amazzonia: non abbiamo ancora capito che distruggere gli alberi significa distruggere la vita? Volete che Ferrara offra un ulteriore contributo al riscaldamento climatico globale?
Non bastano le polveri sottili, le acque avvelenate, il suolo, su cui nessuno ha mai voluto indagare per paura dei risultati?
Abbiamo i più alti valori d’inquinamento d’Italia e ancora non ci basta?
Vogliamo distruggere i nostri unici alleati?
Siamo solo dei pazzi.
Ferrara, politicamente retta dalla sinistra per 73 anni, ha deciso di compiere una svolta radicale: chi la guida oggi deve saper gestire il potere in modo intelligente, non seguire pedissequamente le scelte del passato, nascondendosi dietro al pretesto che venir meno agli accordi firmati comporta pesantissime penali.
Non si chiede di rinunciare alle piscine nuove, semplicemente di realizzarle in modo intelligente, nel rispetto dell’ambiente.
La sensibilità dei cittadini su questo tema è cresciuta in fretta e sappiamo che l’abbattimento degli alberi deve cessare immediatamente.
Si debbono trovare soluzioni alternative.
La svolta radicale avvenuta a Ferrara è un motivo forte per aprire con le imprese appaltatrici trattative diverse, giungere ad accordi accettabili per tutti.
Il compito di un buon politico è saper mediare.
Vogliamo confrontarci con la giunta comunale e con chi ha investito nelle piscine: non è certo nel loro interesse che i cittadini boicottino questo servizio che può invece diventare un fiore all’occhiello per la città.
La nostra protesta è solo agli inizi e non intendiamo fermarci.

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Riceviamo e pubblichiamo
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani