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Da: Coldiretti

Coldiretti: mercoledì 28 agosto l’incontro in regione per affrontare l’emergenza cimice e la crisi frutticola
Coldiretti Ferrara auspica che possano essere individuate misure per sostenere le imprese in forte difficoltà, utilizzando misure straordinarie imposte dalla situazione.

Grazie al pressante lavoro di Coldiretti che si è sviluppato nelle scorse settimane domani, mercoledì 28 agosto in Regione si terrà un tavolo dove affrontare i grossi problemi che quest’anno stanno condizionando negativamente le produzioni agricole, con una attenzione particolare al tema delle infestazioni di cimice asiatica sulla frutta, in primis pere, e nella nostra provincia in modo ancora più marcato anche maculatura bruna. Situazioni alle quale si aggiungono i danni provocati dai numerosi episodi di maltempo, che richiedono una considerazione forte e soluzioni adeguate ad evitare la chiusura di centinaia di aziende.

Nel corso dell’incontro con i produttori frutticoli organizzato da Coldiretti Ferrara nella serata di lunedì 26, il presidente Floriano Tassinari ha rimarcato il peso negativi di questi eventi per il comparto ferrarese, ripercorrendo tutto il lavoro fatto dall’organizzazione per sensibilizzare le amministrazioni pubbliche a tutti i livelli, da quelli comunali a quello ministeriale, con la richiesta di misure economiche ed amministrative che possano sostenere in questa delicata fase le imprese agricole.

Il direttore Roberto Palù ha completato l’intervento con ulteriori considerazioni riguardo l’attenzione posta da Coldiretti in riferimento alle ingenti perdite produttive delle aziende agricole, indicando la necessità di intervenirne subito ad operare sgravi e a sospendere i mutui correnti oltre a provvedere a linee di credito agevolato al fine di permettere il superamento delle attuali condizioni di mancato reddito soffermandosi sui punti programmatici che la coldiretti proporrà ai tavoli di discussione regionali.

Per gli aspetti tecnici legati al tema dei costi di produzione è intervenuta la dottoressa Altamura del Centro di Ricerca Produzioni Vegetali, la quale ha indicato la metodologia attualmente seguita dal CRPV ma anche da altri centri di ricerca europei sulla determinazione delle varie voci di costo che gravano sulle aziende agricole. Da quanto evidenziato i costi diretti per la produzione standard di un chilogrammo di pere abate sono di almeno 50 cent fino ad arrivare a 70 cent considerando tutti i costi indiretti, che essendo impliciti risultano più difficili da quantificare da parte delle imprese. Sulla base di un programma sviluppato dal CRPV e disponibile gratuitamente sulla piattaforma informatica dello stesso Centro, si è data la possibilità agli utilizzatori di avere maggiore chiarezza sulle voci di costo implementando i dati aziendali.

Il vice presidente provinciale, Gianni Paganini è intervenuto analizzando i dati di produzione pubblicati dal CSO per OI pera, evidenziando la necessità di rivedere i dati pubblicati in modo troppo ottimistico. Per alcune varietà già raccolte è evidente la minore produzione, che probabilmente si verificherà anche sulle varietà ancora da raccogliere.

Sulla base delle informazioni raccolte, ed in riferimento alle trattative di vendita, si sono fatte considerazioni di mercato che evidenziano un forte interesse per le varietà in prossimità di raccolta con particolare riferimento alla varietà Abate.

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