Skip to main content

da: ufficio stampa LaPiccolaVolante

“Dio è come le fate. Forse vero, ma infine impotente e basta poco per ucciderlo: pronunciare a voce alta la certezza che non esista, come una fata.”

LaPiccolaVolante presenta Fiaba il Mago, ultima novità editoriale nella collana Fantasy. Un racconto dark scritto e illustrato da Emiliano Billai, i tre capolavori della fata dalle ali di china che ha voluto trasformarsi in un Dio. Lo stile di scrittura è simile alle pennellate su un foglio bianco, in cui il protagonista crea un mondo a sua misura, perfetto nella sua imperfezione e nel suo essere dispari.
“Pessimo è il pari. Che finge di accontentare tutti. Divisibile, simmetrico. Pari è un mondo piatto. Una parte va scontentata. Così deve andare il mondo. Un parte deve prendere in più, per il peso del merito. Una parte deve prendere di meno, per il peso della sconfitta. Pari è il patetico, pari è il re che addormenta il popolo. Pari è la pappa del popolo povero. Pari è l’acqua del popolo stupido. Pari è lo stupido che non vuole un vincitore, per non rischiare d’essere il perdente.”
Non cercate virgolette di dialogo, non cercate simmetria o armonia, tutto in questo libro corre sul filo del ribaltamento delle regole, della logica e dell’abitudine non solo della lettura, ma anche della scrittura. Fiaba il Mago non mostra mai palmi accondiscendenti al lettore, non cerca approvazione, non desidera piacere. Il suo intento è disegnare un mondo ideale, trasformare il “Potrebbessere” (disegnando un universo laddove tutto era bianco, con immagini a tratti poetiche) in esistente, camminare sul mondo consapevole che un disegno è illusione solo finché resta sulla carta, ma diventa reale non appena trasforma la vita o la morte delle persone.
“Io demolisco il bianco. Io smalizio il mio Potrebbessere. Ogni Dio ha bisogno di una Genesi. Io vi lascerò alle vostre paturnie, e alla narrazione di altri. Devo erigere un mondo. Come ogni Dio ha fatto prima di me.”
Nel mondo di Fiaba il Mago c’è posto soprattutto per chi il senso comune taccia come errore, come errante o reietto: c’è Perfetto, il gatto senza un occhio. Elaide la puttana e il solitario vecchio scorbutico del bar. Il Caffè delle Fate gestito da un barista gay e da Ginevra, l’uomo con le tette. C’è Mono, l’orso con un occhio solo in mezzo alla fronte. E la piccola Zobeide che proprio come Fiaba, e suo padre e suo nonno prima di lui, dà vita alle immagini della sua mente.
Un racconto che mescola fantasy, cinismo e humor nero alla filosofia. Antiecclesiastico e ispirato alla libertà positiva, fra le sue pagine si oscura il divino così come lo intendono i suoi peggiori rappresentanti, ipocriti cui piace il suono delle proprie odi.
“L’acustica delle chiese è prodigiosa. Tre. Lo ripeto. È proprio bello, ascoltarlo proseguire finché c’è spazio. Non c’è che dire, le chiese sembrano proprio costruite per dar peso alla voce degli uomini, già. A quella degli uomini. Uomini che amano tanto la propria voce da costruire opere grandiose in cui valorizzarla al meglio.”
Un libro da leggere su più piani, una storia che porterà il lettore a scoprire il cielo nero, perché blu notte è la bugia che gli scrittori (smascherati in più pagine, nei loro trucchi per suscitare empatia) utilizzano per incantare alla patetica banalità. I capolavori di Fiaba il Mago son fatti di nera china, inchiostro che scorre, morte e rinascita in una notte senza luna. Nera.

Fiaba il Mago si può acquistare sulla pagina dedicata del BookStore LaPiccolaVolante (www.lapiccolavolante.net). Le librerie possono ordinarlo contattando la casa editrice all’indirizzo ordini@lapiccolavolante.com.

sostieni periscopio

Sostieni periscopio!

tag:

Riceviamo e pubblichiamo



Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it