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Da: Informazioni Aldo Sindaco
Questa campagna elettorale, probabilmente, non sarà ricordata per le proposte in campo. E di questo mi rammarico perché insieme alla mia squadra ho cercato – e vado avanti su questa strada fino al 9 giugno – di parlare di idee e programmi. Scrivendo pagine fitte di proposte, convocando conferenze stampa e iniziative tematiche, partecipando a più confronti pubblici possibile, andando ad incontrare piccoli e grandi gruppi di cittadini nelle piazze e persino nelle loro case. Sappiamo che il dialogo con gli elettori – e ci sarebbe piaciuto arrivare personalmente a tutti gli elettori e a coloro che per ragioni anagrafiche o di disaffezione non votano – è il vero motore che muove la politica. Sappiamo che una volta finiti i manifesti da stampare, i post su Facebook e i video promozionali bisogna poi tornare alle proposte e cercare di realizzarle. Lo dico oggi perché ci sono dei temi che voglio che gli elettori del Movimento 5 Stelle vedano che ci impegniamo a portare avanti.
Abbiamo incontrato una loro delegazione e discusso di alcuni punti. Io non ho alcuna preclusione ad affrontarli anche dopo il 9 giugno, in modo laico e non ideologico. Che è poi il mondo con cui affronto ogni questione amministrativa, perché amministrare significa discutere, decidere, agire e poi rendere conto, magari cambiando il punto di vista da cui si era partiti.

Monitoraggio dei tumori: focus locale sui dati del registro regionale dei tumori e monitoraggio di altre patologie cronico-degenerative (cardiocircolatorie, respiratorie, ecc.) al fine di avviare uno studio per individuare eventuali concause ambientali e climatiche.

Servizi pubblici (acqua e rifiuti): avviamo attraverso strumenti di partecipazione della cittadinanza un percorso di confronto affinché costi e benefici di ogni opzione – gestione pubblica, privata o misto pubblico-privata dei beni comuni – siano noti a tutti in modo da valutare pro e contro di ogni modello, sia dal punto di vista della gestione dei servizi sia della gestione di un controllo patrimoniale, anche ipotizzando eventuali consultazioni popolari.

Termovalorizzatore: come detto da tempo, se Ferrara produrrà meno rifiuti, l’azienda che lo gestisce non potrà non tenerne conto; ora che abbiamo raggiungo oltre l’80% di differenziata, l’obiettivo è ridurre la produzione complessiva, così Ferrara potrà far valere questo primato e l’impianto locale potrà bruciare meno rifiuti. Puntiamo alla drastica riduzione della plastica, partendo da quella prodotta negli enti pubblici (a partire dalle scuole) e incentivando aziende e privati che non vi ricorrono e sostenendo la creazione di un polo della plastica bio a Ferrara.

Digitalizzazione delle pratiche amministrative: è necessario procedere su questa strada, anche realizzando il fascicolo digitale a servizio di cittadini e titolari di impresa.

Da qui partiamo, consapevoli che in poche righe non si può affrontare ogni punto nel dettaglio.
Ma da qui parto per fare appello agli elettori del Movimento 5 Stelle. Il 9 giugno siamo chiamati a decidere del futuro di questa città. Chi non mi ha votato al primo turno sappia che da parte mia c’è disponibilità al confronto.

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