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Da: Organizzatori

Nel nostro Paese nel 2011 si è svolta una battaglia referendaria per
l’utilizzo democratico ed ecologico dell’acqua. Una battaglia vinta
dai cittadini. Ma l’esito di quel Referendum è stato tradito dal
Governo nazionale e da molti, quasi tutti, i governi locali, compreso
il Comune di Ferrara.
In questi anni, tra i settori più colpiti dalle misure di austerità,
insieme ai servizi sociali un tempo ritenuti essenziali, ci sono i
beni comuni. Intorno alla definizione e gestione dei beni comuni si
decide, infatti, quale modello di società vogliamo per noi e per le
generazioni future. I beni comuni esprimono dei diritti inalienabili
dei cittadini.
Anche i parchi, le aree verdi sono beni comuni e per questo considero
indispensabile prevedere una massiccia piantumazione cittadina.

Non è accettabile che l’ambiente venga depredato così come non è
accettabile un accesso esclusivo a risorse naturali come, ad esempio,
l’acqua.
Credo che il risultato del Referendum del 2011 vada rispettato e mi
impegno a ripubblicizzare il servizio idrico con le modalità già
attuate da alcuni, pochissimi, Comuni. Credo che l’acqua debba essere
pubblica, gestita dal Comune sotto il controllo dei cittadini, e che
tutti gli utili derivanti da questo servizio debbano essere utilizzati
per migliorare il servizio stesso, a partire da interventi efficaci
per ridurre le perdite di acqua potabile che, nel comune di Ferrara,
ora sfiorano il 40%.
E’ allo stesso tempo fondamentale convertire i depuratori tradizionali
in rinnovabili per la produzione di energia green dalle acque reflue.

La gestione dei rifiuti è un altro dei temi ambientali sensibili. A
questo proposito ritengo necessario premiare i cittadini più virtuosi
nella raccolta differenziata con consistenti sconti in bolletta e
approvare il protocollo di “deplastificazione” proposto da CIA
Ferrara, con l’obiettivo di ridurre i rifiuti alla fonte.

Grazie. Buon lavoro

Andrea Firrincieli, candidato a Sindaco per la lista civica “innovaFE”

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