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Da: Informazioni Aldo Sindaco
Erano in tantissimi anche nella mattinata di domenica 28 aprile, al CUS ad ascoltare Aldo Modonesi, candidato sindaco alle comunali del 26 maggio. Il maltempo ha costretto i presenti a restare al chiuso a sentire le proposte di Modonesi per ‘vivere bene’ a Ferrara. Il nostro programma, che stiamo presentando per punti già da alcune settimane, a differenza di chi si è candidato con l’intento di evitare di proposte concrete, si fonda su tre pilastri: muoversi meglio, vivere bene e crescere ancora a Ferrara. Oggi abbiamo idealmente chiuso il secondo capitolo dedicato a sanità e sociale, sport, casa, famiglie e scuola.
E insieme a Modonesi sono intervenuti sei speaker. John Ebeling, il cui nome significa pallacanestro e sport a Ferrara, che ha detto di aver voluto intervenire questa mattina perché apprezza chi fa le cose con il cuore. Laura Roncagli, volontaria e presidente di Agire Sociale, che ha evidenziato la ricchezza delle proposte del programma per il sostegno alle famiglie, che hanno sempre più bisogno di flessibilità e varietà nei servizi a favore di chi ha bambini e anziani da accudire e un lavoro da portare avanti. Paola Zecchi, insegnante di sostegno in una scuola primaria. La giovane mamma e ricercatrice Gemma Malisardi, che prima e dopo la nascita dei suoi bimbi non si è sentita sola grazie al Centro per le Famiglie, per il quale Modonesi propone una nuova sede. Raffaele Rinaldi, direttore di Viale K e referente ferrarese di Avvocato di Strada, punto di riferimento per tanti ‘ultimi’ in città, che apprezza la collaborazione tra Amministrazione e volontariato e spera che sia sempre più stretta per fare di più e meglio. Il prof. Paolo Zamboni, favorevole alla volontà di potenziare la Cittadella della Salute San Rocco, escludendo ogni ipotesi di riaprirvi un Pronto Soccorso.
Infine è stato Aldo Modonesi a prendere la parola. “Abbiamo messo al centro le persone, partendo sempre da chi ha più bisogno. Le nostre proposte, presentate in questi giorni, partono dagli anziani soli, dalle giovani coppie e famiglie, da chi non vogliamo che viva ai margini e in isolamento. Per noi con la sanità e il lavoro, innanzitutto, si può vivere bene a Ferrara. E proprio sulla sanità, invece, in questa campagna elettorale ho sentito avanzare ipotesi che non garantirebbero il diritto alla salute ma rischierebbero di metterlo in pericolo. Chi dice che al vecchio Sant’Anna può tornare il pronto soccorso prende in giro i cittadini. Noi vogliamo più servizi di qualità per tutti, in centro con la Cittadella della Salute e nelle frazioni con i medici di base e gli infermieri di comunità che proponiamo di istituire. Vogliamo che la casa sia un diritto e siamo stati alle Corti di Medoro a spiegare come fare, con 3,6 milioni di euro, a rendere agibili 600 alloggi pubblici vuoti e come agevolare le giovani coppie. Lo abbiamo fatto nel luogo simbolo della riqualificazione, per ricordare che chi invoca le ruspe per demolire e distruggere non ha mai ragione e non ha mai soluzioni da proporre. Ora andiamo avanti con il tema della crescita, del lavoro e dell’economia. Su cui puntiamo molto perchè è la città e sono i ferraresi a chiedere anche su questo risposte concrete”.

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