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Da: Informazioni Wunderkammer
A partire dal 17 aprile, in dieci appuntamenti il mercoledì dalle 20 alle 23, torna a Wunderkammer per la settima edizione Giardini illustrati, il laboratorio per creare un albo illustrato (a Palazzo Savonuzzi, via Darsena 57 Ferrara). Il progetto, ideato dall’associazione di promozione sociale Basso Profilo e a cura di Manuele Santini, è un corso intensivo d’illustrazione che, partendo dallo storyboard per arrivare alla rilegatura, permetterà a ciascun partecipante di realizzare il proprio libro figurato. In sei anni di attività, a Wunderkammer sono stati realizzati ben 43 albi illustrati. Il laboratorio si avvale del patrocinio del Comune di Ferrara. Per informazioni e iscrizioni: giardinillustrati@gmail.com.

Manuela Santini si occupa da sempre di illustrazione per ragazzi, ha collaborato con editori italiani e stranieri: Editions Auzoue, Helbling Languages, Einaudi Ragazzi, Mondadori Ragazzi, Mondadori Educational, Giunti, Grimm Press, Edmund Monnier, Edizioni Esperia ed altre. Da diversi anni organizza e gestisce “Giardini Illustrati” al Wunderkammer e “Pennelli Ribelli” alla libreria Testaperaria, organizza corsi di teatro e collabora come attrice con Officina Teatrale A_ctuar di Ferrara.

Manuela Santini, com’è nata la passione per l’illustrazione?
“La mia passione per le atmosfere fiabesche e oniriche è nata molto presto, guardando il Pinocchio di Luigi Comencini, da lì ho iniziato ad appassionarmi alla letteratura per ragazzi e ai suoi illustratori, sfogliare, leggere e rileggere tutti i libri che trovavo nelle sezioni ragazzi delle biblioteche. Poi la fiera del libro di Bologna mi ha aperto un orizzonte infinito di meraviglie!”.

Quale esperienza è stata decisiva per entrare nel mondo dell’arte?
“Ho sempre tenuto la matita in mano sin da piccola, esplorare il linguaggio dell’arte era l’unica via possibile. Tanta perseveranza, una serie di eventi fortunati e l’Accademia di Belle Arti di Bologna hanno fatto il resto”.

Come è arrivata agli albi illustrati?
“Lavorando per decenni come illustratrice per editori italiani ed esteri, ho illustrato romanzi, fiabe, storie e racconti di altri. È così che si impara a fare l’illustratore, sul campo… Poi arriva il momento in cui una voce ti dice: perché non racconti le tue, di storie? Perché non crei il tuo albo illustrato?”.

Quanta attenzione c’è in Italia rispetto a quest’arte?
“Moltissima attenzione, abbiamo la fortuna di avere dagli anni ‘70 la Fiera del libro per ragazzi di Bologna, che ogni anno smuove le fondamenta del settore. Ci sono scuole di illustrazione validissime, illustratori strepitosi e case editrici eccellenti e attente”.

Cosa manca?
“Va migliorata la divulgazione e manca sicuramente l’attenzione alla qualità dei libri che i bimbi sfogliano nelle scuole. Forse ci si è dimenticati della bellezza di raccontare e ascoltare le storie, ma ci vuole un attimo per riaccenderla… In fondo gli albi illustrati servono a questo! Naturalmente ci sono maestre appassionate e divoratrici di libri per ragazzi, pronte e preparate”.

Quali sono le doti che un illustratore in erba deve avere?
“La curiosità di sperimentare, la passione e la voglia di disegnare e disegnare e disegnare, la tenacia e la forza di andare oltre i no degli editori. Insomma: spegnere le orecchie e accendere il cuore. L’illustratore è un inguaribile romantico che appena ha tempo prende matite colori e blocco schizzi per raccontare ciò che sente”.

Perché ‘Giardini illustrati’? A chi si rivolge il progetto in partenza dal 17 aprile a Wunderkammer?
“Giardini illustrati nasce dalla passione per i libri e dalla voglia di far conoscere a tutti l’arte dell’illustratore e dell’albo illustrato. È un laboratorio intensivo che si rivolge agli appassionati del settore e non, a chi ha lasciato da parte la passione del disegno e vuole riprenderla, a chi vuole creare il libro che vorrebbe leggere, a chi è nato Peter Pan e ancora crede di poter vedere un drago, insomma a tutti i sognatori che son pronti a materializzare i loro mondo interiore”.

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