Lunedì 15/4 alle 18:00 Giulia Giannini presenta il libro “Mi ricordo e canto” presso libreria Ibs+Libraccio Ferrara
Tempo di lettura: 2 minuti
Da: Eventi Ferrara
Dialoga con l’autrice Gaetano Sateriale
All’inizio della terza edizione di Ci ragiono e canto, registrata nel 1973 dal la Rai, Dario Fo spiega che le canzoni popolari che parlano del lavoro derivano direttamente, in tempi, lunghezze dei versi e delle strofe, dinamiche e ritmi, dalle operazioni del lavoro. Accompagnavano l’attività lavorativa mentre la si svolgeva e su di essa erano misurate. Ma non tutte le canzoni di lavoro sono inquadrabili in questa prima definizione, come ci avverte Roberto Leydi. Il mondo del canto popolare ispirato al lavoro è molto più ampio e variegato. Giulia Giannini ci offre in questo volume, evocativo fin dal titolo, Mi ricordo e canto, un panorama più ricco, sia dal punto di vista storico che da quello tematico, delle canzoni legate al lavoro. Nella sua esposizione si può seguire l’evolversi del tema del lavoro nelle varie condizioni economiche e sociali, influenzate anche dalla nascita di un movimento operaio organizzato. In origine prevale la denuncia delle condizioni di lavoro «nei campi e nelle officine». Dello sfruttamento, in termini di orari e fatica e di rischi per la salute e per la vita. Successivamente le canzoni di lavoro diventano canti di emancipazione e di lotta, in cui alle difficili condizioni individuali si affiancano i richiami alla battaglia dei lavoratori o le proteste per le tragedie collettive.
Giulia Giannini è assegnista nel Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna per ricerche nel Fondo Roberto Leydi, ha svolto indagini sulla poesia orale improvvisata in Italia centrale, sulla musica da ballo in Emilia-Romagna, sul canto politico. È autrice di L’Orlando Furioso ce l’hanno insegnato i nostri padri. Un’indagine storica sulle pratiche o dierne dei cantori a braccio dell’Alta Sabina (2017).
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