14 aprile: Silvia Donati in concerto per festival Crossroads
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Da: Music Forward
Domenica 14 aprile Crossroads, il festival itinerante organizzato da Jazz Network e dall’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, tornerà al Teatro Comunale di Dozza (BO) per il secondo appuntamento di “The Jazz Identity”, mini rassegna dedicata all’universo musicale femminile. Alle ore 21 si esibirà la vocalist Silvia Donati, il cui progetto “D’amore e d’orgoglio”, dedicato a Billie Holiday e Nina Simone, la vedrà alla guida di un trio con la chitarrista Francesca Fattori e la bassista Camilla Missio. Il concerto è realizzato in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Dozza e il Combo Jazz Club di Imola. Biglietti: intero euro 15, ridotto 13.
La carriera della cantante bolognese Silvia Donati è stata segnata da un’intensa passione per la musica ‘nera’. Le sue prime esperienze avvengono infatti con gruppi funky e rhythm’n’blues, finché gli studi con Barry Harris, Art Taylor, Rachel Gould e Horace Parlan le fanno imboccare la strada del jazz. Da allora sono state numerose le sue collaborazioni con importanti jazzisti italiani: soprattutto Marcello Tonolo (con il quale ha inciso due album) ma anche Sandro Gibellini, Pietro Tonolo, Renato Chicco, Ares Tavolazzi, Danilo Rea, Nicola Stilo, Carlo Atti, Fabrizio Bosso. Alla sua passione per la musica afro-americana si è poi affiancata quella per la musica brasiliana. Nel corso degli anni ha dato vita a diversi gruppi (Siluet, Arcoiris, StandHard 3io) che sono apparsi dal vivo in tutta Italia e sono stati ospitati in importanti trasmissioni radiofoniche e televisive. La Donati è stata protagonista anche del progetto Encresciadum, il primo caso di jazz cantato in ladino, a dimostrazione dell’incredibile versatilità linguistica della vocalist emiliana.
In “D’amore e d’orgoglio”, la Donati si confronta con due personalità forti del canto afroamericano: la più strettamente jazzistica Billie Holiday e Nina Simone, maggiormente legata al soul e allo spiritual. Cantanti che, appunto, hanno fortemente rimarcato l’orgoglio di essere donna e afroamericana in un paese e in un’epoca in cui i più ovvi diritti civili non si potevano ancora dare per scontati. Il trio ripercorre i momenti più significativi della carriera delle due artiste, con suono scarno e avvolgente.
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