Da: Ufficio Stampa
BONDENO (FERRARA), 05-04-2019.
L’aiuto e il sostegno diventano materia di dialogo anche tra realtà diverse e lontane, come Bondeno e la città gemella di Dillingen, in Germania. Perché le buone esperienze, si sa, possono essere di aiuto nel trovare soluzioni utili a migliorare le condizioni di vita del prossimo. In questa direzione si sono poggiate le basi, durante lo scorso anno, per una collaborazione tra l’Assessorato alle Politiche sociali di Cristina Coletti e la realtà tedesca di “Lebenshilfe”, in cui vengono seguite persone diversamente abili. Un progetto che ha come anello di congiunzione il ruolo dei due Lions Club di Bondeno e Dillingen. Per il momento, lo scambio proseguirà con la visita di alcuni ragazzi del centro (progetto Cerevisia) in Germania. Ma si lavorerà anche sullo scambio di “competenze” degli operatori. Non è un caso, dunque, che nella mattinata di giovedì si sia svolto un incontro preparatorio in merito alle future fasi dello scambio in ambito sociale, alla presenza della Cooperativa Serena che gestisce l’Airone. Con la vicepresidente della coop sociale, Chiara Bertolasi e la direttrice della struttura, Angela Dianati. Con loro, la presidente uscente del Lions Bondeno, Gisella Rossi ed il nuovo presidente entrante, Luigi Migliari, assieme al responsabile del comitato “service”, Sergio Benea. «Alcuni mesi fa – spiega l’assessore alle Politiche sociali, Cristina Coletti – abbiamo ricevuto la visita di una delegazione della città bavarese gemella di Bondeno, capeggiata da Helmut Holland. Da qui è cominciata la collaborazione con il centro L’Airone (in cui utenti ed operatori erano già stati ospitati in Germania) per sviluppare nuove sinergie: nello scambio di buone pratiche, modalità operative e anche nella formazione del personale». Dianati, nei mesi scorsi, aveva illustrato agli amici tedeschi le attività costituite dal laboratorio creativo che opera con la lana cardata, all’interno del centro Airone; di quello informatico dotato di speciali ausili tecnici per persone con disabilità motoria o visiva. Senza contare il laboratorio espressivo e teatrale, che conta attività di fisioterapia e musicoterapia, e quello sperimentale della birra “Bunden Brau”, inserita in un progetto che accomuna Coop@. A colpire Helmut Holland e la moglie Gabi erano stati in particolare i preziosi manufatti dei laboratori di ceramica e terracotta (il piatto consegnato alla delegazione da Cristina Coletti è per l’appunto stato realizzato dai laboratori di Cerevisia e Free-Time; ndr). «Helmut Holland – chiarisce Coletti – aveva richiesto di poter creare un circolo virtuoso, uno scambio che veda protagonisti gli operatori delle nostre due realtà. Offrendo il pernottamento e il vitto agli operatori attraverso i Lions Club di Bondeno e Dillingen. Questo permetterà al nostro personale di prendere visione delle esperienze e dei laboratori del “Lebenshilfe”, che rappresentano qualcosa di straordinario, dal punto di vista di un percorso riabilitativo e sociale». Un’esperienza che potrebbe concretizzarsi nel mese di settembre.
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